Schumacher può andare a podio, vi spieghiamo il perchè

Lo slogan potrebbe essere questo: “Schumacher, yes you can”. A  coniarlo potrebbero essere i gran capi del team Mercedes, Haugh, Fry e soprattutto Ross Brawn, forse gli unici che hanno sempre creduto alla possibilità del pieno recupero agonistico del sette volte campione del mondo; stanchi tra l’altro di dover difendere Michael dalle critiche che piovono da stampa, tifosi, e anche dalla stessa Mercedes.

Ecclestone ha sempre sostentuo che Schumacher avrebbe speso le prime gare per riadattarsi alla categoria per poi risbocciare in tutto il suo talento proprio dalla Cina. Vedendolo arrancare in Australia e durante le qualificazioni in Malesia, qui per giunta in condizioni che lo hanno sempre visto Maestro, la previsione di Bernie era sembrata ai più soltanto una tenue speranza, la realtà diceva che era sempre più utopia rivedere il vero Schumacher.

Qualcosa però in questo primo giorno di lavoro in Cina è cambiato; sia nella Mercedes apparsa davvero a proprio agio lungo il circuito di Shangahi sia nella testa del campione di Kerpen apparso veloce, molto sereno ma soprattutto di nuovo vero uomo squadra.

Il tedesco ha concluso le sue prove con il 4° tempo di giornata a 4 decimi da Hamilton e a soltanto 1 decimo da Rosberg, risultato molto positivo considerando che Nico nelle prime tre gare gli è stato sempre davanti e con distacchi ben più pesanti.

Ecco le sue impressioni al termine del lavoro: “I turni di venerdì sono andati meglio di quanto mi aspettassi. Abbiamo apportato alcuni miglioramenti all’aerodinamica, compreso lo sviluppo della nuova ala posteriore. Sono abbastanza fiducioso per il resto del weekend”.

Senza andare per sensazioni vediamo concretamente perchè Schumi potrebbe disputare una grande corsa e lottare per il podio:

1)La Mercedes avendo il motore migliore del lotto è molto competitiva sui lunghi rettilinei cinesi cosa che potrebbe agevolare i piloti nei sorpassi.

2)Michael è sempre stato bravissimo a indirizzare il lavoro di sviluppo della squadra, con la quale ha un dialogo continuo. Se afferma che l’ala posteriore si adatta meglio al suo stile di guida, quasi sicuramente  il suo rendimento crescerà esponenzialmente.

3)Schumacher adora questa pista dove nel 2006 ha disputato una delle sue gare più belle, un vero capolavoro. Il tedesco partì sesto e a furia di sorpassi su un fondo prima bagnato, poi viscido, conquistò vittoria e testa del campionato.

4)Se domenica piovesse i 3 fattori di cui sopra andrebbero ancora di più a suo favore.

Se è vero che è troppo presto il venerdi per poter dare giudizi su un’ipotetica rinascita del Kaiser, è anche vero che Michael è troppo talentuoso per rimanere nell’anonimato una stagione intera e in questo Gp come solo in pochi altri è lecito, anzi è doveroso aspettarsi da lui qualcosa in più, i famosi 3 decimi nel piede che lo hanno reso imbattibile per anni.

Forza  Schumi se hai carte buone in mano è giunta l’ora di andare in “all in”.

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