A rischio il GP di Barcellona, ma Bernie sfida il vulcano

Neanche l’eruzione vulcanica di cenere che sta mettendo in ginocchio tutta l’Europa fermerà il Circus della Formula 1. Ne è certo Bernie Ecclestone, che ancora una volta mostra tutta la sua arrogante tranquillità nel dirsi sicuro che il Gran Premio di Spagna, in programma il prossimo 9 maggio, verrà disputato normalmente. Noi lo speriamo con lui, come speriamo che tutto il resto torni alla normalità al più presto possibile, ma la realtà dei fatti è ben più problematica.

La maggior parte dei team di F1, dopo la gara cinese di ieri, è ancora intrappolata a Shanghai, a causa della cancellazione di tutti i possibili voli di rientro in Europa. In molti si chiedono adesso se il GP di Barcellona, il cui week-end comincia giorno 6 maggio, potrà uscire indenne dal caos dei cieli del nostro Vecchio Continente o se ne verrà coinvolto come lo è già stato, per esempio, quello che doveva essere il prossimo round della MotoGP. Gli organizzatori della gara di Motegi (che era in programma il 25 aprile) hanno infatti spostato la prova addirittura ad ottobre, vista l’impossibilità di raggiungere il Giappone nei prossimi giorni.

Ecclestone ribadisce comunque che il GP di Spagna si svolgerà come da programma, mentre tutti i team stanno avendo enormi problemi a far tornare tutto il personale nelle rispettive sedi, con un probabile ulteriore ritardo per il successivo rientro di tutto il materiale e delle monoposto stesse.

Sono sicuro che tutto andrà bene”, ha detto Ecclestone a Shanghai. “Non c’è motivo di cancellare il Gran Prix di Spagna. Certamente la cosa sta causando molti problemi a tutti, ma troveremo il modo di riportare comunque tutti a casa”.

Tuttavia le vetture non potranno ritornare alle proprie factory finchè gli aerei cargo, che dovrebbero riportarle in Europa, non saranno in grado di partire dai rispettivi aeroporti europei. Se il ritardo ed il blocco aereo proseguirà per qualche altro giorno ancora allora diverrà più verisimile l’ipotesi che auto e materiali verranno poi direttamente spediti direttamente a Barcellona, in tempo per la prossima gara. Il problema è che alcuni team avevano previsto di rientrare, prima del Gp iberico, alle proprie sedi per effettuare modifiche e up-grade sulle monoposto.

Se da una parte quindi monoposto ed attrezzature potrebbero rimanere ferme a Shanghai ancora per qualche altro giorno, in attesa di sapere se verranno spacchettate a casa loro o direttamente sul circuito di Barcellona; dall’altra per il personale dei vari team si aspetta di avere buone nuove dalle Compagnie aeree commerciali, altrimenti si dovrà optare per altre “rotte”: c’è già chi sta pensando ad un rientro attraverso la ferrovia Transiberiana, per poter tornare a “casa-base” il più velocemente possibile.

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