Mercedes: prestazione opaca

Parole di limitatissimo ottimismo quelle di Michael Schumacher, giunto ad un passo dal podio al termine di un Gp di Spagna che lo ha visto difendersi con caparbietà dal più veloce Button per ben due terzi di gara. Ben più scuro in volto il compagno di squadra Nico Rosberg, tredicesimo al traguardo e apparso sottotono per tutto il weekend, in particolare per la prima volta più lento di Michael dall’inizio del campionato.

Quarto e tredicesimo: è questo il magro ed inaspettato bilancio della Mercedes, che si era presentata al Gp di Spagna con bel altre ambizioni, circondata dai fotografi e dai curiosi per via delle importanti novità introdotte dal team tedesco. Novità che sembrano aver dato qualche sudatissimo decimo in più, con annessa iniezione di fiducia, a Schumacher ma hanno certamente messo in difficoltà Rosberg, che invece aveva disputato un ottimo inizio di stagione, riuscendo ad essere costantemente più veloce del più blasonato compagno di squadra, e che ora invece sembra aver completamente perso il feeling con la rinnovata monoposto tedesca.

Schumacher ha disputato sicuramente un’ottima gara, mantenendo la posizione al via e riuscendo a sopravanzare con un grande sorpasso la McLaren di Jenson Button, appena uscita dai box per il cambio gomme, al ventesimo giro. Per i dieci giri successivi i due hanno battagliato duramente, con la più veloce McLaren di Button che ha tentato di infilare più volte al termine del lungo rettilineo spagnolo il tedesco della Mercedes, che invece si è difeso come un leone, senza scorrettezze, non lasciando mai strada all’inglese, che ha poi rinunciato per non mandare in crisi le gomme e il motore della sua McLaren. Il distacco a fine gara è però imbarazzante per i due, a cui si aggiunge anche Massa: ben un minuto e due secondi di distacco da Webber, che negli ultimi giri aveva anche visibilmente rallentato gestendo l’enorme vantaggio. Eloquenti le parole del tedesco al termine della gara:

E’ stata una buona gara ma siamo stati fortunati. Non so cosa abbiano combinato al pit stop quelli della McLaren, ma hanno fatto degli errori e siamo riusciti a recuperare una posizione. La macchina è migliorata – continua Schumacher – ma c’è ancora molto da lavorare.

Anonima la gara di Rosberg; dopo aver perso molte posizioni al via, costretto ad andare sull’erba nella bagarre iniziale della partenza, non è più riuscito a risalire la classifica, in difficoltà anche nel superare la più lenta Williams di Hulkemberg. Il giovane Nico è apparso in evidente difficoltà con la macchina per l’intero weekend, non riuscendo mai ad essere competitivo e beccandosi parecchi decimi dal compagno di squadra.

Sia nelle libere di venerdì, che nelle qualifiche di sabato, le novità portate dalla Mercedes sembravano funzionare a dovere e anche noi ne avevamo sottolineato l’efficacia enfatizzando il ruolo di queste visibili modifiche. A conti fatti, però, sembra che in realtà queste novità tecniche abbiano migliorato, per altro in maniera davvero impercettibile, esclusivamente il feeling di Schumacher con la vettura, peggiorando sensibilmente quelle di Rosberg, che aveva fin ora fatto registrare delle ottime prestazioni sia in qualifica che in gara.

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