Nuovo retrotreno per la F10 a Valencia: basterà?

La Ferrari in Canada è andata vicino al riscatto tanto atteso ed ha lottato per la vittoria finale tenendo comunque il ritmo delle McLaren. Complici la pista “amica” e le gomme ultra-soft che ben si adattano alla F10, la Ferrari si è rammaricata di non aver fatto meglio e questo è, volendo essere ottimisti, un buon segno.

Solitamente le interviste di dirigenti e piloti erano state ben diverse, della serie “Questo era il massimo che potevamo fare”, mentre in Canada lo stesso Domenicali si mangiava le mani per aver perso una potenziale vittoria. Colpa di Alonso troppo remissivo nei doppiaggi? Può darsi, ma è ormai andata in archivio quella gara e il risultato non è stato così terribile, in fondo. Almeno per quanto riguarda Alonso, perché Massa dall’inizio alla fine ha corso un calvario, mica un gran premio.

Le speranze della Ferrari sono risposte ora tutte negli aggiornamenti di Valencia. Le indicazioni date dal simulatore su questa famosa versione B della F10 sembrano dare riscontri positivi e il pacchetto di modifiche dovrebbe portare un miglioramento di circa 4-5 decimi. Ovviamente, i dati del simulatore devono corrispondere a quelli della pista, dunque il Gran Premio d’Europa fungerà da prova del 9 per la Rossa. Tombazis, progettista della F10, ha concentrato i suoi ultimi sforzi nel rifacimento del retrotreno della vettura per consentire agli scarichi del motore di soffiare i gas roventi nel diffusore.

Secondo Tombazis, il bandolo della matassa della F10 sta tutto nel retrotreno. Cosa che poi corrisponderebbe al segreto della velocità della Red Bull. Con l’aggiornamento che arriverà per Valencia, si dovrebbe garantire un aumento del carico aerodinamico concreto. Oltre alla posizione degli scarichi, arriverà anche il famoso doppio fondo, che dovrebbe essere più grosso di quello visto fino ad oggi. L’ultima modifica andrebbe a toccare la sospensione posteriore, anche qui modificata ad hoc per creare un canale d’aria maggiorato in grado di raddopiare il carico generato dal diffusore.

In Ferrari l’allarme è già scattato: se già a Valencia la vettura non darà i risultati sperati, si prevede un rimpasto nella struttura di Aldo Costo & Co, tanto che si parla già dell’arrivo di Pat Fry, ex-capo progettista della McLaren che potrebbe rinforzare il comparto tecnico di Maranello, portando sicuramente con se un bagaglio di idee fresche ed innovative che in Ferrari mancano da qualche anno a questa parte.

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