“Paura e delirio” a Valencia

La paura ed il delirio caratterizzano il GP di Valencia. La paura per lo spettacolare incidente che ha visto decollare Mark Webber, dopo l’impatto contro Kovalainen; il delirio delle decisioni scandalose dei commissari, che penalizzano soprattutto le Ferrari.

Si delinea così l’ennesima occasione sciupata per le Rosse che, ancora una volta, dimostrano di avere un buon potenziale ma di non essere, volenti o nolenti, in grado di esprimerlo. Questa volta sembrava stesse andando tutto bene per Alonso. Le novità al retrotreno portano un buon guadagno prestazionale, con gli scarichi allungati che soffiano aria calda in un riprogettato retrotreno. Ma il crash di Webber rimescola tutto!

La safety car si inserisce, in maniera inconprensibile, in mezzo ai vertici della gara. Non fa in tempo ad entrare davanti a Vettel e, come se non bastasse, si fa passare da Hamilton… in barba alle regole. Primo danno da parte della direzione di corsa che viene peggiorato poi dalla penalizzazione tardiva all’anglo-caraibico.

Alla ripresa della gara, dopo i giri dietro la safety car, Alonso è 9° ma a soli 10 secondi dai battistrada. Una penalizzazione a questo punto avrebbe veramente pesato su colui che non aveva rispettato le regole: Lewis Hamilton. Al 24° giro invece, quando finalmente Hamilton compie il suo, meritato, drive through Alonso paga già 20 secondi rispetto al vertice della gara. Troppo tardi. Hamilton porta a termine il suo italian job ed esce indenne dalla penalità, blindando il secondo posto.

Ferrari sfortunata stavolta. Ma l’esperienza delle Rosse in questo Campionato 2010 continua ad essere caratterizzata dalle occasioni mancate, per colpe proprie (come in altre occasioni) o di altri (come in questa).

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