La Mercedes affonda. La Renault ci crede

Le difficoltà erano apparse evidenti già dal primissimo giro delle prove libere di venerdì ma probabilmente nessuno si aspettava un risultato così deludente. La gara di Rosberg e Schumacher si conclude, infatti, con un pietoso dodicesimo e sedicesimo posto; davvero niente per  due piloti che ad inizio mondiale erano indicati addirittura come possibili pretendenti al titolo, visto che, non dimentichiamocelo, la vettura che guidano è quella campione in carica, snaturata nel nome ma non nella sostanza.

Purtroppo non si tratta di un “incidente di percorso”, in quanto il calo della vettura tedesca è ormai palese già da qualche gara. La caduta libera avviene, inoltre, anche in concomitanza con l’arrivo di importanti aggiornamenti, il che rende ancor più nuvolosa la situazione della Mercedes, visto che i suddetti aggiornamenti non hanno minimamente migliorato le prestazioni di Nico e Michael, che ora sono addirittua costretti a fare i conti con una Renault in grande crescita. Gli ultimi “scontri diretti” danno infatti ragione alla vettura francese, che sta pian piano rosicchiando punti pesanti come macigni, con un inaspettato sorpasso possibile già nei prossimi tre appuntamenti.

La gara era iniziata già in salita per il duo tedesco, visto lo scarso rendimento in qualifica. La strategia falsata dall’episodio della safety car (con Schumacher costretto ad aspettare il verde dai box) ha poi definitivamente condannato Schumacher, mentre Rosberg ha condotto la solita noiosa gara di attesa. Purtroppo la squadra proprio non riesce a far funzionare le gomme, con ovvi problemi di tenuta e di consumi. Eloquenti le parole dei piloti:

Non è stata una grande gara per me e non c’è stato molto divertimento là fuori. Ho dovuto continuamente lottare con il poco grip – dichiara Rosberg a fine gara – e ho dovuto lavorare davvero parecchio per conservare i freni, che mi hanno completamente impedito di lottare e provare a guadagnare posizioni. Ma proviamo a guardare il lato positivo e impariamo qualcosa in più, perchè si può sempre imparare da tutte le situazioni e utilizzare l’esperienza per il futuro. E’ stato un weekend difficile per noi e dobbiamo provare a risolvere i nostri problemi e a migliorare.

Schumacher si sofferma invece sul disastro dei commissari e dice la sua:

Che corsa! Vorremmo davvero ricevere dei chiarimenti riguardo al problema della safety car, visto che la luce rossa del semaforo mentre uscivo dai box dopo la mia prima sosta ha distrutto la mia gara, che altrimenti sarebbe andata diversamente. Secondo noi, nel momento in cui la safety car è passata davanti ai box senza macchine allineate dietro, non sarebbe dovuto esserci il semaforo rosso in uscita. C’era il verde per un momento e poi è tornato improvvisamente il rosso. Ciò non è stato corretto. La nostra strategia era quella giusta e avrebbe potuto darci l’opportunità di essere in zona podio.

Se la Mercedes va a picco, la Renault invece continua a raccimolare punti mondiali, frutto soprattutto di sviluppi che hanno sensibilmente migliorato le prestazioni della francesina giallo-nera. Kubika, ottimo quinto, convince e Petrov cresce bene, anche se resta fuori dai punti. Ne è prova il buon decimo posto ottenuto dal russo in qualifica, mente Robert è costantemente dietro ai piloti più veloci. Ora i punti di distacco sono appena 20 e la Renault sembra davvero avere quel quarto posto a portata di mano più che mai.

Ho avuto una buona partenza – afferma Robert Kubika nelle interviste post gara – e ho avuto una bella lotta con Jenson; penso che abbiamo percorso quasi un giro affiancati. Infatti, entrambi siamo riusciti a passare Webber all’interno della curva 8. Io ero all’interno e Jenson all’esterno e Mark schiacciato nel sandwich. Io e Jenson abbiamo percorso affiancati anche le due curve successive ed è stato davvero un primo giro molto divertente. Poi abbiamo avuto fortuna quando è entrata la safety car; stavo già frenando prima dell’ultima curva, quando ho ricevuto la comunicazione e sono andato dritto ai box. Purtroppo non abbiamo ottenuto il massimo: ero la prima macchina ad entrare ma sono stato la terza ad uscire. Se tutto fosse andato secondo i piani sarei potuto finire sul podio ma purtroppo non ci siamo riusciti.

Buono il weekend di Petrov e il suo disappunto a fine gara dimostra che il giovane pilota russo era cosciente di poter ottenere qualcosa in più:

Sono deluso dal mio risultato. Quando cominci la gara in decima posizione, il minimo che puoi fare è conservarla. Ho fatto pattinare le gomme posteriori e ho perso molte posizioni. Dopo ho provato ad avere un buon ritmo e ho provato ad attaccare De La Rosa, ma lui aveva davvero una buona velocità sul dritto ed, essendo molto difficile superare qui, non sono riuscito a passarlo. Come esordiente è stata una buona esperienza per me finire la gara e ora sappiamo cosa abbiamo bisogno di fare per le prossime gare.


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