Come funziona il diffusore soffiato

Il Gran Premio d’Europa della scorsa settimana è stato un punto di svolta per alcuni team che hanno portato gli scarichi bassi come la Red Bull. Questa soluzione sembra essere alla base del successo della RB6, tanto che Ferrari, Renault, Mercedes e da Silverstone anche la McLaren e la Force India, avranno un retrotreno simile.

L’anno scorso la rivoluzione fu il diffusore, considerato legale seppur al limite del regolamento, quest’anno tutti si sono accaniti dietro l’F-Duct ed al doppio diffusore. Ma in questa seconda parte di stagione, la ricerca e lo sviluppo si concentrerà sul “Diffusore Soffiato”.

Come funziona questa nuova diavoleria? Fondamentalmente, con i condotti di scarico posizionati in basso e che arrivano fino al retrotreno della vettura, si possono indirizzare i gas di scarico verso il diffusore. L’aria è molto calda e dunque più leggera, favorendo così un flusso maggiore. Questo consente di sparare l’aria a bassa pressione direttamente al diffusore e creare più deportanza.

In realtà, non si tratta di una novità in Formula 1. Fu la Renault che nel 1980 fece adottare sulla Williams di Mansell un dispositivo simile e nel 1985 un po’ tutte le vetture erano progettate in questo modo. Solamente all’inizio degli anni novanta non venne più usato, solo perché cambiarono le regole tecniche. La Red Bull in questa stagione ha ripreso e migliorato il concetto, riportando in voga qualcosa di già visto che però ha il sapore della novità, visti i risultati.

Infatti, il diffusore soffiato permette di creare un grande carico aerodinamico al posteriore, dando più stabilità alla vettura e più fiducia al pilota. Adesso tutti andranno a studiare una soluzione simile, perché contrariamente al classico diffusore con il doppio elemento e l’F-Duct, questa soluzione sarà legittima.

Ma è tutto rose e fiori? Sembra di no, dato che sparare aria calda nel retrotreno potrebbe portare a problemi di surriscaldamento notevoli. Per farci un’idea, la Ferrari ha portato a Valencia una vettura con sospensione modificata e sulla F10 di Massa c’era anche un nuovo cambio studiato appositamente per tenere lontano i punti d’attacco delle sospensioni. Inoltre, per studiare le temperature durante la corsa, sulla F10 sono state tirate delle strisce rosse realizzate con una vernice speciale, che cambia colore in relazione alla temperatura della superficie dove è stata posta.

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