Ferrari ad Hockeneim, cronaca di un pasticcio

Ridda di polemiche e dichiarazioni al vetriolo dopo il Gp di Germania e dopo la decisione della Direzione Gara di multare la Ferrari per lo scambio di posizioni tra Alonso e Massa a 17 giri dalla fine.
100.000 dollari per aver infranto le regole. Adesso la parola passerà al World Motor Sport Council, che deciderà se comminare altre sanzioni a danno del team di Maranello. E intanto arrivano anche le dichiarazioni degli uomini Ferrari, che dopo essere stati ascoltati hanno fatto sapere che non si appellerano contro la decisione della FIA di multarli. Continuano a sostenere che non è stato un ordine di scuderia, ma una decisione dl pilota. Sarebbe stato Massa, in questo caso, a decidere di far passare Alonso perchè più veloce, senza ostacolarlo come fatto nella prima parte della gara

Lo stesso Stefano Domenicali ha dichiarato: “Abbiamo deciso di non fare appello contro la decisione dei commissari di gara, ma siamo fiduciosi che il Consiglio Mondiale valuterà correttamente tutto l’accaduto“.

La Ferrari, al momento, è stata quindi ritenuta colpevole di aver violato le regole dell’automobilismo sportivo, di aver pregiudicato il normale svolgersi della competizione sportiva. Una condotta passibile di ammenda, almeno per il momento. E non hanno voluto fare sconti, visto che 100.000 dollari è il massimo della sanzione possibile in questo caso.
Molto chiaro anche il portavoce Ferrari, Luca Colajanni, che ha ribadito:

Noi non abbiamo dato nessuna istruzione ai piloti. Non penso che sia stato fatto nulla di scorretto. La realtà dei fatti è che in quel momento Alonso era un po’ più veloce di Massa. Noi abbiamo solo informato i piloti di questo”.

Prova 1. I sospetti e le polemiche sono nate proprio nel momento in cui Rob Smedley, l’Ingegnere di pista di Massa gli ha comunicato, in diretta mondiale: “Ok, Fernando è più veloce di te. Puoi confermare di aver capito il messaggio?“.
Da parte del brasiliano non c’è stata alcuna risposta. Come se il messaggio (in codice?) fosse stato compreso ma con grande disappunto.
Prova 2. Di lì ad un giro il sorpasso. Massa alza il piede ed Alonso passa indisturbato. Ma non c’è stata nessun’altra comunicazione tra i piloti ed il muretto. Ecco che la Ferrari insiste dicendo che è stata poi una decisione dello stesso Massa, che avrebbe valutato la situazione e deciso di far passare il compagno di squadra, visibilmente più veloce.
Prova 3. Poi, subito dopo il sorpasso incriminato, una nuova comunicazione radio da parte di Smedley a Massa: “Bene ragazzo. Adesso stagli incollato. Mi dispiace“. E’ proprio quel “mi dispiace” finale che confermerebbe i sospetti. “Sorry“, che potremmo anche tradurre con uno “scusa“. Ma è lo stesso Smedley a chiarire dopo la fine della gara, dichiarando ai microfoni:

Volevo spingere Massa, perchè lui (Alonso) era più veloce, ma bisognava continuare la gara e spingere perchè dietro arrivava Vettel. Gli ho semplicemente detto che mi dispiaceva per il sorpasso subito, ero dispiaciuto per il fatto che era stato superato, ma lo spronavo dicendo che eravamo comunque secondi e che dovevcamo continuare a spingere”.

Al di là delle ricostruzioni, tutto il dopo gara Ferrari è stato alquanto imbarazzante e contraddittorio. Da una parte Domenicali esultava incurante della gravità dell’accaduto; dall’altra i due piloti si lanciavano sguardi d’odio, con un Massa nero sul podio ed esplicito in conferenza stampa nel non voler commentare e lasciare intendere quanto subito, salvo poi dichiarare su Twitter (intorno alle 19:30): “Il team viene sempre prima di tutto!“. Lo stesso Smedley, intervistato dai colleghi della Rai, si arrampicava sugli specchi dicendo che probabilmente Massa aveva avuto problemi di grip all’uscita di quella curva. Insomma tutto ed il contrario di tutto. Alla Ferrari hanno condotto alquanto male la gara, nel non saper rendere meno eclatante la gestione dei due piloti, ma hanno gestito forse peggio tutta la comunicazione successiva.

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