Vettel rimugina nell’ombra, Horner lo rincuora

Vettel scuro in volto, in ombra, arrabbiato e deluso. E’ questo il ritratto del campioncino tedesco, in questi primi giorni di vacanza post-Gp d’Ungheria. Un consolatorio Chris Horner ha parlato proprio di quanto successo durante l’ultima gara, che ha visto trionfare Webber, mentre Vettel (causa il suo rallentamento eccessivo dietro la safety car, con conseguente drive through) ha chiuso terzo dietro un redivivo Alonso. Consolatorio, chiaramente, nei confronti di un disperato Vettel schiumava rabbia dopo l’arrivo della gara magiara. Ma Horner, oltre le formule di rito, ha anche affermato che dietro il rallentamento anomalo di Vettel, alle spalle di Webber in regime di safety car, non c’era alcun ordine da parte del team, ma solo un problema di comunicazione radio.

Certo il disappunto del giovane tedesco non può che essere enorme, vista la possibilità sfumata di guardare adesso tutti dall’alto della classifica. Peraltro in una gara facile facile. Una gara che avrebbe potuto dominare e gestire in scioltezza fino alla fine. Ma Horner ribadisce che Seb deve essere contento del risultato della squadra e delle prestazioni della macchina, mettersi l’accaduto alle spalle e concentrarsi sulle ultime 7 gare che verranno dopo la pausa estiva:

“Vettel ha fatto molti punti in Ungheria, rispetto ai suoi diretti rivali. Per noi fare primo e terzo è stato un grande risultato con il quale andare in vacanza. Sebastian può rincuorarsi col fatto che il suo diretto rivale, Hamilton non è andato a punti, mentre Button ne ha fatti molto pochi. Abbiamo preso un bel margine sulla McLaren nel campionato costruttori. Per ciò che riguarda Mark posso solo dire che ha fatto una gara straordinaria. Noi gli abbiamo dato un obiettivo da centrare: gli abbiamo detto che avrebbe dovuto prendersi 20 secondi di vantaggio. Lui è uscito dai box e se li è presi. Ha avuto persino il tempo di dirci, via radio, che si è goduto il doppiaggio di Shumacher”.

Ma chiaramente il Team Principal di Red Bull, oltre che osannare la prestazione di Webber non può dimenticare il pupillo, l’enfant prodige di casa. Vettel, a detta di Horner, dovrebbe canalizzare le sue emozioni in qualcosa di positivo, per poter guardare avanti con fiducia:

“Sfortunatamente Vettel non ha potuto fare quello che si aspettava. C’è come una nuvola nera che lo segue. Ma quello che conta sono i punti a fine stagione. Abbiamo Mark in testa alla classifica, con Sebastian vicinissimo, poco dietro Hamilton. Il nostro obiettivo è di averli entrambi davanti a tutti. Così da rinforzare anche il nostro vantaggio in Classifica Costruttori. Siamo fortunati ad avere due piloti di questo livello. Questi risultati ci hanno dato morale e ci serviranno da spinta e sprone per affrontare la prossima parte della stagione. Ora avremo due circuiti, Spa e Monza, dove è molto importante la potenza del motore”.

E questo, si sa, è forse l’unico punto debole delle RB6: il motore Renault, che paga qualche cavallo rispetto ai più performanti Ferrari e Mercedes. Infine, come detto, Horner ha anche negato che il rallentamento di Vettel potesse essere ricollegabile ad un ordine di scuderia o, comunque, ad un’indicazione da parte del team:

“Abbiamo avuto alcuni problemi con il collegamento radio con Sebastian. Non eravamo sicuri se lui riuscisse a sentirci o meno. Da questi problemi è forse dipesa l’incertezza di Vettel dietro la safety car”.

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