Rosberg c’è, Schumacher timbra il cartellino

Le hanno provate tutte in Mercedes per far andar più forte la W01 a Monza ma non c’è stato nulla da fare. La macchina ha ormai completamente dimostrato il proprio potenziale, che è ben diverso da quello che si aspettavano tutti ad inizio campionato. Tutto sommato, però, Rosberg continua a raccimolare punti importanti, che diventano addirittura “pesanti” nel confronto con il compagno di squadra, per l’ennesima volta autore di una prestazione in linea con i colori della sua monoposto: grigio opaca!

In realtà, entrambi i piloti sono stati autori di un’ottima partenza, riuscendo a guadagnare tantissime posizioni già in poche curve. Ma poi, con il definirsi del ritmo gara, la monoposto ha evidenziato tutti i limiti velocistici. Rosberg ha tenuto duro, facendo sperare nel finale anche di poter ottenere una fantastica quarta posizione. Ci ha pensato il “redbulliano” Horner ad infrangere le speranze tedesche, cambiando le gomme a Vettel qualche centinaia di metri prima del traguardo.

Il quinto posto era un risultato giusto – afferma Nico al termine della corsa – tranne per il fatto di aver perso una posizione su Sebastian al termine della gara. E’ stata una dura battaglia e ho spinto al massimo per tutta la corsa, prima contro Robert e poi sul finale contro Sebastian. Abbiamo ottenuto il massimo dalla macchina questo fine settimana ed è una gran cosa per il team essere andati entrambi a punti; in più sono soddisfatto di essere ancora davanti a Kubica in classifica piloti.

Dicevamo di Schumacher; eh già…Michael Schumacher. Dopo una deludente dodicesima posizione in griglia, è stato autore di un’ottima partenza, riuscendo a risalire la china già nei primi giri e duellando addirittura con Mark Webber. Poi il buio totale. Solo la classifica finale della Fia ci dice che è giunto in nona posizione.

Ho avuto una corsa abbastanza regolare e sono contento della partenza. Eravamo tutti molto vicini ed è stata una bella battaglia. Purtroppo ho dovuto cedere due posizioni a Sebastian e Mark perchè non riuscivo proprio a tenerli dietro di me. Di lì in avanti ho praticamente corso in solitaria. In ogni caso abbiamo ottenuto il massimo che potevamo, considerando da dove siamo partiti e abbiamo ottenuto punti importanti per la squadra, quindi direi che è stata una corsa accettabile.

Eppure, Michael era giunto a Monza desideroso di riscatto, desideroso di dimostrare qualcosa davanti a quelli che una volta erano stati i suoi tifosi. Chissà cosa avrà pensato quando ha assistito alla gioia di Alonso sul podio, completamente immerso nella marea rossa, la stessa nella quale si era immerso lui tanto tempo fa. Il commento di Ivan Capelli al termine della diretta Rai è forse il più adatto alla gara del campione tedesco: “Schumacher…? c’era anche lui?”

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