Rosberg, fortissimo e snobbato: “Bello battere Schumi..”

A volte essere dei fulmini non basta, ci sono quelle volte in cui il tuono non arriva, il fragore non si sente e tutto passa in modo inosservato. Volendo questo è lo strano caso di Nico Rosberg, pilota che eccelle al volante quanto nella capacità di essere snobbato dalle grandi squadre nonostante sia giovane, velocissimo e costante nei risultati. Quattro anni di gavetta su una Williams appena discreta, una settantina di Gp corsi a fare a sportellate per agguantare qualche punto e un secondo posto a Singapore nel 2008 come miglior premio per tanti sforzi. Con un’ importante costante che lo ha accompagnato dagli esordi, l’aver quasi sempre surclassato i compagni di squadra, basti pensare a  Wurz e Nakajima usciti distrutti dal confronto diretto col figlio d’arte tedesco.

E arriviamo al 2010, l’anno della grande chiamata della Mercedes. Quale miglior offerta per un pilota ambizioso e affamato se non la vettura campione del mondo in carica? La regina fra le mani per un salto di qualitò che poi, come sappiamo, non c’è stato. Tre terzi posti per Nico quest’anno e tante gare da mediano, a guardare da lontano le fantastiche tre e a chiedersi perchè la sua freccia d’argento fosse in realtà una scatola luccicante ma vuota.

Quando ha firmato per la Mercedes Rosberg si aspettava una stagione coi fiocchi e Button come compagno di squadra; si è ritrovato tra le mani una macchina nata male e un certo Michael Schumacher  come compagno di box . A tre gare dal termine quindi è già tempo di bilanci per Nico e se partiamo dai numeri, questi sono tutti dalla sua parte; 122 punti frutto di qualifiche discrete e gare “monstre”, incisive e consistenti, è lui il primo driver dietro i top team  a soli 6 punti in classifica da Felipe Massa ed è stata la prima “seconda guida” di Schumi a stargli davanti, il primo team-mate a guardare su tutti i circuiti  il più grande di tutti soltanto negli specchietti retrovisori, da vittima a carnefice nel giro di sedici gare,  non è affatto poco.

Proprio riguardo al suo rapporto con il kaiser di Kerpen registriamo e riportiamo alcune dichiarazioni rilasciate da Nico al noto settimanale nostrano Autosprint “E’ stata una stagione a due facce, in termini di risultati assoluti mi aspettavo molto di più, per quanto riguarda invece il confronto con Michael sono molto contento. Lui è un gran professionista, una brava persona, ma quando gli sto davanti non la prende per niente bene però poi gli passa tutto dopo un po’. Ero preoccupato dal rapporto che aveva con Ross Brawn ma devo dire che è andato tutto bene. Non mi sento sottovalutato, gli addetti ai lavori sanno quanto valgo.”

Quanto vale Rosberg lo hanno capito tutti, in carriera non è salito ancora sul  gradino più alto del podio ma con il talento che ha dimostrato di possedere basterà dargli l’auto buona e il primo sigillo arriverà presto. Stavolta il tuono c’è stato eccome , Nico sa di aver fatto il “numero” battendo l’imbattibile, adesso  non  gli resta che aspettare e d’altronde come qualcuno cantava “una vita da mediano…anni di fatica e botte e vinci casomai i mondiali”.

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