McLaren sotto tono in qualifica.

Tutti si aspettavano una McLaren in lotta per la prima fila, se non addirittura per la pole stamattina. Ed invece Red Bull e Ferrari, anche questa volta, si prendono di forza le posizioni migliori, costringendo Hamilton ad una difficile corsa d’attacco per sperare di avere ancora qualche possibilità nella lotta per il mondiale piloti.

Il weekend sembrava, in realtà, essere cominciato in modo abbastanza diverso; le prove libere avevano mostrato un potenziale ben più elevato, con Hamilton velocissimo già al primo assaggio del fresco asfalto coreano. Le novità tecniche introdotte per questo GP “incognita”, riguardanti soprattutto un nuovo condotto interno dell’f-duct, sembravano funzionare alla perfezione e soprattutto sembravano poter mettere Hamilton in condizione di mettere tutti gli altri contendenti al titolo in fila al via. Red Bull e Ferrari si erano invece nascoste e hanno evidentemente colmato il gap iniziale, rifilando un sonoro mezzo secondo nella qualifica che conta ad Hamilton, che, inoltre, ha anche fatto saltare tutti dalle sedie all’incriminata curva prima dei box, quando la sua McLaren si è scomposta ed ha rischiato di finire sul muretto di entrata della pit lane:

La squadra ha fatto un lavoro fenomenale per portare tutte le nuove parti a questo GP – racconta Hamilton al termine delle qualifiche – e tutti hanno fatto un lavoro fantastico fin ora. Eravamo molto veloci nelle libere e davvero non so dove le Red Bull abbiano potuto trovare mezzo secondo in Q3. Comunque è bene ricordare che siamo ancora in lotta; dobbiamo fare una buona partenza e poi qui ci sono alcuni rettilinei lunghi che dovrebbero aiutarci. Credo che siamo molto competitivi; la macchina è più forte che mai e siamo forti nei long run. Dobbiamo fare il meglio che possiamo con quello che abbiamo, non possiamo chiedere di più ai ragazzi in fabbrica o ai ragazzi qui ai box e credo di non poter chiedere altro anche a me stesso. Quindi credo che domani potremo fare una corsa molto buona.

Jenson Button, notoriamente meno “protagonista” di Lewis Hamilton anche riguardo alle prestazioni in pista, è stato autore di una qualifica abbastanza opaca. Ha ritardato moltissimo l’ingresso in pista in Q1, rischiando quasi di non accedere alla Q2; nelle altre due sessioni non è stato mai incisivo ed alla fine si è accontentato di una settima posizione con ben un secondo di ritardo dal poleman Vettel, che gli è senz’altro inutile se vuole avere ancora qualche chance nella lotta al numero uno sulla scocca che altri stanno per strappargli. Salvo clamorose sorprese e strategie stravaganti, che spesso lo hanno incredibilmente esaltato, domani dovrà rimboccarsi le maniche e lottare col coltello tra i denti per ottenere quanti più punti possibili, sperando che magari gli altri commettano qualche errore di troppo:

Ieri ero molto soddisfatto della macchina; l’equilibrio era estremamente buono e sembravamo davvero forti. Questo pomeriggio, invece, non riuscivo a mandare in temperatura gli pneumatici ed ho lottato parecchio con il bloccaggio sia dell’anteriore che del posteriore. Non ho avuto abbastanza grip e non sono riuscito a trovare un buon passo. Sarà abbastanza dura domani, con qualsiasi condizione meteorologica. La cosa positiva è che partitò dal lato buon della pista e ci sono vari lunghi rettilinei dopo la prima curva, quindi sarà un primo giro molto interessante.

Nonostante le dichiarate difficoltà di grip, anche Martin Withmarsh è apparso ottimista relativamente alle potenzialità che dovrebbe avere la McLaren sui lunghi rettilinei coreani:

Abbiamo una macchina molto buona, con un’ottima velocità di punta, quindi sia Jenson che Lewis potranno fare una grande corsa d’attacco.

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