Webber ammette: “La squadra sostiene Vettel”

E’ guerra psicologica tra i due della Red Bull. Se oggi il patron della Scuderia, l’austriaco Dietrich Mateschitz, ha ribadito che il team non impartirà nessun ordine di scuderia, Mark Webber sembra non pensarla allo stesso modo sulla parità ostentata.

La questione favoritismi era già stata sollevata anche dai media quando al GP di Turchia, i due Tori finirono per scornarsi, con Vettel che ebbe la peggio. Ed è di oggi  la dichiarazione di Webber che afferma di sentirsi emotivamente meno spinto dalla squadra, nonostante lui sia il più vicino ad Alonso nella classifica piloti.

Quando gli è stato chiesto se si sentiva trattato come Vettel, la risposta è stata: “Tecnicamente tutto è stato molto, molto buono. Ma se parliamo di parità di supporto emotivo, è ovvio che non è vero. Tuttavia, ho anche io dei preferiti nella mia vita. C’è gente con cui mi piace stare e altra no. E’ così, è la natura umana”.

Webber ha anche lasciato intendere di non essere d’accordo sulla libertà di lottare entrambi al titolo, perché il rischio di perderlo è molto alto. Eppure, la squadra sembra irremovibile al riguardo. Qualcuno azzarda a chiedere a Mark come si sarebbe comportata la squadra se le posizioni in classifica fossero state invertite: “E’ una domanda difficile – ammette l’australiano – dovreste chiedere a loro”, riferendosi al team.

Poi sembra voler cambiare quasi argomento e pensare a correre. L’australiano qui si gioca gran parte della sua carriera: un’altra debacle significherebbe consegnare la  vittoria nelle mani della Ferrari, nonostante siano lì anche Hamilton, Vettel e – matematicamente – anche Button a fare da avvoltoi, non si mai accada qualcosa.

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