“Die Hard” Hamilton. A Button serve un miracolo

Quello del Brasile sarà con altissima probabilità il Gran Premio che decreterà la definitiva uscita di scena di Hamilton e Button dalla lotta per il mondiale piloti. Il weekend brasiliano del duo di Woking è stato molto difficile fin’ora e, nononstante ai box le abbiano provate tutte, la monoposto inglese non è riuscita a reggere il confronto con le altre pretendenti al titolo.

Certamente c’era chi si aspettava una prestazione molto più aggressiva della McLaren, considerando che in fondo Lewis e Jenson hanno tutto da guadagnare e niente da perdere. Purtroppo non è stato proprio così, con Button in estrema difficoltà con il bilanciamento della monoposto e Hamilton veloce ma non così tanto da permettergli di aspirare a lottare per la prima posizione domani. Al termine delle qualifiche per lui c’è un discreto quarto posto davanti ad Alonso, ma più che dar fastidio nella lotta al titolo non potrà fare, nonostante la voglia di combattere dell’inglese sia sempre altissima:

Sono già partito quarto su questo tracciato – commenta Hamilton ricordando l’edizione del 2008 che gli valse il primo mondiale – che non è proprio il mio preferito, ma non mi posso lamentare per oggi. D’altra parte nel finale sono stato leggermente ostacolato da qualcuno che rientrava ed è stato un pò deprimente. Ma la macchina non era male: non era troppo buona sul bagnato ma andava molto meglio sull’asciutto in Q3. Per domani credo che abbiamo un buon passo e una buona velocità alla fine del rettilineo, quindi penso che siamo in buona posizione. Siamo ancora in lotta per il titolo piloti. Sono sicuro che potrò combattere a modo mio per andare davanti perchè siamo tutti molto vicini lì avanti. Inoltre è una figata vedere Nico lì davanti, davvero molto bravo, ma il mio scopo domani sarà stare davanti a tutti.

Male, molto male, il campione del mondo in carica Jenson Button. Ha avuto difficoltà per l’intero weekend a trovare il giusto assetto, senza però riuscirci. L’undicesima posizione in griglia e la conseguente esclusione dalla Q3 sono la dimostrazione che quel numero “1” sulla sua scocca ormai sta per essere strappato inevitabilmente da altri:

E’ stato un fine settimana abbastanza duro e sto ancora lottando per trovare un buon bilanciamento. Le gomme anteriori si bloccano continuamente ed è molto difficile rallentare la macchina. E’ stata la mia più grande difficoltà anche nelle qualifiche. Detto questo, in qualifica andava un pochino meglio che nelle libere. Abbiamo messo gomme nuove al termine della Q2 e il mio primo giro era buono, ma non abbastanza. Poi ho deteriorato gli pneumatici al mio secondo giro e non ho più potuto migliorare. Così sono rimasto fuori dalla Q3 all’ultimo secondo. E’ brutto essere così lontano da Lewis in griglia, non potrò fare nulla per aiutarlo ed è deludente non entrare tra i primi dieci ma sono partito anche più dietro dell’undicesima posizione qui ad Interlagos in passato ed ho fatto delle belle gare, quindi vedremo cosa succederà. Mettiamola così: domani il mio unico scopo sarà divertirmi.

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