A Hamilton serve un miracolo. Button fuori dai giochi

La McLaren non riesce a recuperare punti ai diretti interessati e vede ora le proprie chanche iridate ridotte ad un lumicino. Hamilton è a -24 da Alonso, mentre Button deve cedere la propria carica di campione del mondo con una gara d’anticipo. Nulla da fare per il mondiale costruttori: la Red Bull è campione e ora l’obiettivo è mantenere il 2° posto sulla Ferrari, distante 32 punti dal team inglese.

TROPPO LENTI – La gara di Lewis parte subito in salita: il pilota inglese lamenta un problema ai freni prima del via e probabilmente questo lo condiziona nelle prime fasi, quando affianca Webber senza riuscire ad infilarlo in staccata. Un altro errore in frenata, cosa già successa in Corea, permette ad Alonso di passare in 4° posizione. Lewis a questo punto ingaggia un duello con Hulkenberg che lo porterà a superare Nico solo per via del pit stop del tedesco. Dietro alla Williams, Hamilton accusa un ritardo di 10 secondi, distacco che rimarrà costante fino all’ingresso della SC. Dopo aver cambiato le gomme per problemi di graining, Lewis deve vedersela con tutti i doppiati, perdendo le residue speranze di poter attaccare Alonso. Così Hamilton spiega la sua gara: “Non eravamo abbastanza veloci e non lo saremo nemmeno ad Abu Dhabi. Realisticamente abbiamo bisogno di un miracolo. Ma ci proverò, non abbiamo niente da perdere ora. E’ stata una gara difficile, non avevo grip. Mi ritengo fortunato di aver finito in 4° posizione. Non credo che l’F-Duct stesse lavorando al meglio perchè in rettilineo faticavo a sorpassare. Il team ha fatto un’ottima strategia, ma non puoi vincere con una macchina che non è abbastanza veloce“. Serve un proprio un miracolo (e conseguente “suicidio” degli avversari) per poter vedere Hamilton campione del mondo: Lewis deve vincere sperando che Alonso non vada a punti, che Webber non arrivi più di 6° e Vettel più di 3°. Davvero difficile.

FUORI DAI GIOCHIJenson Button deve dire addio al sogno iridato. Button lascia con onore il titolo conquistato l’anno scorso proprio con un 5° posto in Brasile con una buona prestazione, anche dopo quel che gli è accaduto ieri. Jenson non parte benissimo dall’11° posizione, ma la decisione di cambiare le gomme soft per le gomme dure all’11° giro è vincente e gli consente di recuperare fino al 5° posto finale. Bravo a sbarazzarsi di Massa, Kobayashi e Petrov nei momenti decisivi e nel finale, con gomme morbide, soffre anche lui i doppiati limitandosi a inseguire Hamilton. “E’ stata un’ottima scelta decidere di fermarsi presto, così sono riuscito a finire dietro al mio compagno di team. Dobbiamo ripartire da questa buona base per l’anno prossimo e non credo ci sia un team più forte del nostro in questo.”

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