La F10 c’è ma non sa quale abito indossare

Scarica o carica? Parliamo di carico aerodinamico non di benzina, altrimenti la risposta sarebbe scarica, anche troppo se guardiamo al buon Massa rimasto a secco a venti minuti dalla fine delle libere, seriamente parlando sembrerebbe trattarsi di un problema di alimentazione, non di quantità, della benzina. Comunque Felipe prima del ritiro dalle libere aveva appena segnato il record nel T2 segno che la Rossa si è adattata bene alle curve di Yas Marina.

La giornata del Cavallino non era iniziata sotto i migliori auspici, in una prima sessione con un alsfalto molto sporco Alonso e Massa hanno accumulato un ritardo di un secondo rispetto al solito Vettel.
Molto più in palla entrambi i piloti nella seconda sessione di libere, subito soddisfatti per il grip e competitivi, con Alonso che nelle prime tornate con poco carburante e gomme dure piazzava un ottimo tempo.

Purtroppo però è si competitiva questa F10 negli Emirati Arabi ma equilibrata, ancora, no. Abbiamo assistito ad  un via vai di alettoni nell’arco di un’ora tra le due vetture per provare più assetti al fine di trovare il miglior compromesso, che però alla fine della giornata rimane un punto interrogativo.

Alonso che è il pilota su cui giustamente la Ferrari ha focalizzato il lavoro ha provato due diverse configurazioni aerodinamiche, una che predilige la velocità, l’altra l’aderenza a scapito della prestazione pura. Lo spagnolo si è trovato più a suo agio con la configurazione veloce anche se con gomme morbide ha sofferto di problemi di sovrasterzo senza avere il tempo di lavorarci su. Sul ritmo di gara poi la Ferrari ha deluso un po’ complice qualche fasitdioso problema di graining, le bolle di gomma che si formano sul battistrada  e che ne riducono l’aderenza fino a che la gomma stessa girando non si pulisce da sola. 

La scelta dei tecnici di Maranello comunque pare che alla fine sia ricaduta sull’assetto scarico, in modo da privilegiare la prestazione in qualifica e magari per provare una partenza fulminante. Una Ferrari aggressiva dunque, con un approccio frenetico e diverso dal solito, con il desiderio di provare tutte le combinazioni possibili per non lasciare nulla al caso; troppo importante la posta in palio. La paura però è quella di vedere una F10, fin qui sempre gentile con le mescole, che su questa pista pur di mandarle subito in temperatura finisca però per distruggerle troppo presto.

Fernando Alonso ha chiuso le libere in terza posizione davanti a Webber con il tempo di 1’41″314. Felipe Massa ha chiuso le prove in sesta posizione con il miglior crono di 1’41″583 ma poteva migliorarsi.

Contento Fernando Alonso del lavoro odierno “Abbiamo iniziato questo fine settimana con il piede giusto, raccogliendo molti dati che ora sono al vaglio dei nostri ingegneri. La prima cosa da fare il venerdì è verificare che tutto sia a posto e che ci sia corrispondenza fra il comportamento della vettura e quello previsto dalle simulazioni poi si deve cercare di migliorare la prestazione attraverso dei cambiamenti di assetto e di carico aerodinamico ed è quello che abbiamo fatto durante queste tre ore di prove libere. C’è ancora del potenziale da tirare fuori e spero di poter stare quanto più vicino alle Red Bull in qualifica.”

Soddisfatto a metà Stefano Domenicali “Siamo lì con gli altri come mi aspettavo, c’è anche la McLaren e lo sapevamo, siamo competitivi e oggi abbiamo lavorato bene ma dobbiamo capire bene quale assetto sia il migliore. E’ una scelta delicata che faremo domani mattina e non possiamo proprio permetterci di sbagliare.”

La Ferrari ad Abu Dhabi per ora non ha subito le Red Bull. E’ vero le curve del tratto finale sembrano disegnate apposta per i tori ma nelle chicane e nelle curve del tratto centrale dove bisogna arrampicarsi sui cordoli la Rossa sembra poter dire la sua grazie all’ottima trazione. La F10 è pronta per il gran gala, sta solo decidendo qual è l’abito più bello da indossare….

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