Test Valencia, day 1: comanda Vettel

Bentornata Formula 1, stamattina alle 10:00 sul circuito Ricardo Tomo di Valencia si sono riaccesi ufficialmente i motori con nuove speranze e vecchie rivalità. La prima giornata di test collettivi si è chiusa alle 17:00.

Giornata di intenso lavoro dietro le quinte, ai box, con le serrande abbassate per paura di occhi indiscreti. Nessuno vuole ancora svelare le proprie carte. Si gira, si lavora, si studiano gli avversari. Capire a che punto sei guardando più al proprio piano di lavoro che al cronometro. E’ appena l’inizio ed è giusto così.

Come da pronostico però il duello, per quanto adesso possa contare, è stato subito Red Bull contro Ferrari, Vettel contro Alonso. I due sono stati i veri mattatori di giornata, stakanovisti puri, hanno percorso quasi cento giri di pista a testa, 98 Fernando Alonso con la F150, 93 Sebastian Vettel con la Rb7.

Quinto tempo soltanto per la Ferrari di Alonso, superato anche da una McLaren (versione 2010) attendista che con Gary Paffett ha lavorato principalmente sulle Pirelli. Da segnalare per la F150 un guasto negli ultimi minuti della sessione che verrà approfondito. Problemi anche  per la Mercedes; Nico Rosberg ha accusato un problema idraulico in mattinata che gli ha impedito di saggiare pienamente il potenziale della W02. Soltanto qualche tornata nell’ultima mezz’ora per Michale Schumacher, in totale il team di Ross Brawn ha percorso soltanto 24 giri, una giornata storta.

Ordinaria amministrazione per Lotus Renault, Williams e Sauber, ben più convincente Nico Hulkenberg secondo con la Force India del 2010 tenendosi alle spalle il titolare Paul di Resta.

La copertina però è tutta per Sebastian Vettel, numero 1 sul musetto e anche in pista. Il tedesco riprende da lì dove aveva lasciato a termine della scorsa stagione, al primo posto. Anche quest’anno la Red Bull sembra essere nata sotto i migliori auspici, non possiamo non ripetere che è inutile dare giudizi, davvero troppo presto. Però è anche lecito dire che questa Rb7 potrebbe giù suscitare un po’ di paura nelle dirette avversarie, che novità…

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