McLaren: entusiasmo per il recupero record

Lenta e inaffidabile, progettata con un sistema di scarichi complesso e poco pratico  (cosiddetto Octopus), la Mp4-26 vista nel precampionato era stata definita da più addetti ai lavori come un vero e proprio fallimento. Per quanto fosse avveneristica nelle linee.

Bella ma lenta? Niente di più falso. Un secondo posto all’esordio, un altro in Malesia e poi finalmente la vittoria “scaccia crisi”, che mancava da fine agosto. Una prepotente progressione che fa tremare i bibitari, ora alle prese con una pericolosa rivale per il titolo.

Non stupisce, quindi, il grande entusiasmo che regna all’interno della squadra. Il team ha saputo cambiare marcia con la migliore delle armi: l’umiltà. A Woking, dopo gli ultimi test a Barcellona, hanno capito che certe soluzioni erano totalmente sbagliate e hanno fatto un passo indietro. Forse copiando la Red Bull negli scarichi, vero. Ma con il merito di non essersi specchiati in se stessi, di essere stati concreti e maledettamente efficaci.

E così Lewis Hamilton, splendido vincitore in Cina, esalta il team per il lavoro svolto. L’inglese parla addirittura di miracolo sportivo: “Se pensiamo a come eravamo messi qualche settimana fa, è chiaro che abbiamo fatto qualcosa di incredibile. Abbiamo rivoltato la macchina facendola diventare vincente. Mai visto niente del genere in così poco tempo. Avevamo bisogno di questa vittoria e mi tolgo il cappello davanti ai ragazzi della fabbrica. Ma non possiamo fermarci adesso. Il lavoro che dobbiamo fare è ancora tanto per riuscire a tener testa alla Red Bull. Dobbiamo presentarci al GP di Turchia con altre novità e ulteriori miglioramenti se vogliamo continuare a lottare al top. E sappiamo che nemmeno gli altri resteranno con le mani in mano. È solo l’inizio della battaglia”.

Soddisfazione condivisa da Paddy Lowe, il direttore tecnico della squadra: “Questo inverno è stato anche peggio di quello del 2009, dove c’era solo un problema prestazionale. Quest’anno mancava tutto, dal cronometro all’affidabilità. Abbiamo radicalmente cambiato sistema di scarico, come ci aveva chiesto il nostro team principal. Tutto questo in poco tempo e con i nervi a pezzi. Dopo le prime libere in Australia ero al settimo cielo, estremamente soddisfatto. Un vero e proprio sospiro di sollievo”.

Sullle ali dell’entusiasmo, adesso, può davvero accadere di tutto. Con un pilota come Lewis Hamilton in forma smagliante e con i giusti sviluppi nelle prossime gare, la McLaren potrebbe davvero tenere testa alla Red Bull.

E’ stato Martin Whitmarsh a capire cosa non andava e dove intervenire. Si è comportato da gran capo e hanno risolto i problemi in pochissimo tempo. La McLaren, un tempo nota per guadagnare scientificamente due decimi a gara, stavolta ha guadagnato qualcosa come un secondo in una settimana. Roba da urlo. Da applausi. Prendete nota, voi altri, se leggete…

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