La Ferrari ha due assi nella manica: eccoli

Con quasi cento punti di distacco in classifica Piloti parlare di mondiale aperto sembra leggermente ottimistico, ma a quanto pare in Ferrari non sono ancora pronti ad alzare bandiera bianca.

Noi l’abbiamo ripetuto più volte, la Ferrari è pronta a concentrarsi a mani basse sul 2012. Un anno che diventa fondamentale. Questo campionato servirà per imparare e sperimentare soluzioni nuove. Con l’obiettivo di vincere qualche gara. Dopo sette appuntamenti la Ferrari non è ancora salita sul gradino più alto del podio, mentre cinque  sono le vittorie della Red Bull e due quelle della McLaren.

Eppure qualcosa, nel mesto orizzonte di questo primo terzo di navigazione del transatlantico Rosso, sta cambiando. La macchina dopo la Spagna è visibilmente migliorata. A Montecarlo e in Canada la 150° Italia si è comportata bene anche in qualifica, cosa che nelle prime gare sembrava pura utopia.

Merito delle mescole morbide, merito di tracciati favorevoli, certo. Ma la sensazione che il miglioramento sia stato totale e reale non ce la leva nessuno. “La pista era favorevole ma la macchina è migliorata di suo, in generale” ha affermato Alonso, seguito da Massa.

La vettura, adesso, “risponde” ai piloti. Valencia è un altro circuito che potrebbe adattarsi al Cavallino, mentre a Silverstone è attesa la modifica più importante e attesa: quella alle sospensioni posteriori.

Non si tratta di una nuova sospensione, e soprattutto non si tratta dello schema pull-rod che usano Red Bull e McLaren (e quasi tutti gli altri). Semplicemente una modifica sostanziale allo schema push-rod che dovrebbe permettere alla macchina di lavorare al meglio con le mescole più dure. Risolvendo il problema più grave di quest’anno.

Insieme ad altri sviluppi al retrotreno, nella zona del diffusore, il pacchetto “inglese” rappresenterà l’evoluzione che alcuni, in modo suggestivo, hanno denominato 150° B. “Dovevamo fare punti a Monaco, Montreal e Valencia per giocarci tutto in Inghilterra. Purtroppo a Montreal è andata male, ora sotto con la Spagna e l’Inghilterra. Dopo queste due gare decideremo il nostro destino” ha affermato il team principal Stefano Domenicali.

Gli fa eco il presidente Montezemolo: “Non ci arrendiamo, faremo il massimo sforzo per arrivare a vincere. Nelle ultime gare ci siamo andati vicini e dobbiamo continuare a spingere”.

Silverstone, quindi, diventa lo spartiacque stagionale. La gara più attesa dalla Ferrari; non solo per l’evoluzione della vettura ma anche, se non soprattutto, perchè sarà il primo Gran Premio nel quale saranno vietati gli “scarichi soffiati”. La soluzione che permette l’immissione di gas negli scarichi anche in rilascio. Aria calda che, finendo sul diffusore, permette un notevole incremento di efficienza aerodinamica al posteriore. Genialata che, manco a dirlo, a sfruttare meglio di tutti è la Red Bull di Newey. E che la Fia, dopo varie indecisioni e polemiche, ha deciso di bandire definitivamente dal Gp di Gran Bretagna. Perchè considerata un’appendice aerodinamica mobile, vietata dal regolamento.

Ancora Domenicali ha affermato: “Siamo molto indietro in campionato ma è chiaro che a Silverstone i giochi potranno radicalmente cambiare con la nuova normativa sugli scarichi soffiati. E spero che la decisione della Fia su di noi abbia meno effetto che su altri…”.

Per questo in Ferrari si lavora ancora, per non vivere con il rimpianto di un’occasione sprecata. E’ ovvio che il mondiale è una chimera e che gli sforzi saranno tutti principalmente rivolti al 2012. Ma provare un ultimo assalto è lecito, considerando anche che l’aggiornamento al retrotreno era già previsto ed è anche un interessante banco di prova per il neo d.t. Pat Fry.

Metti poi che la Red Bull davvero si pianta senza lo scarico che soffia. Difficile, certo, perchè è nell’assetto “rake” che la lattina blu ha il suo punto di forza. In quella capacità di generare con tutto il corpo vettura un effetto suolo da paura. Però mai dire mai e sperare, alla Ferrari, non costa nulla.

Due colpi di coda, uno tecnico e l’altro regolamentare, pronti ad essere sferrari dalla Rossa ai bibitari prima di arrendersi ufficialmente. Colpi, che si spera, se non da ko almeno buoni per rientrare in partita…

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