La FIA cambia ancora le norme sui soffiaggi

Mettetevi comodi, perché quello che state per leggere ha del surreale. Dopo aver cambiato le regole in corsa, avendo vietato le mappature diverse tra qualifica e gara e aver limitato gli scarichi soffianti in rilascio, oggi la FIA fa marcia indietro.

Avete capito benissimo: la Federazione Internazionale dell’Automobile cambia ancora, questa volta nel bel mezzo del weekend di gara, le regole sul soffiaggio degli scarichi, favorendo le squadre motorizzate Renault.

Infatti, il motorista francese ha chiesto alla FIA una deroga per alzare il limite degli scarichi in rilascio dal 10% imposto dalle nuove regole fino al 50%. La richiesta pare sia stata fatta per questioni di affidabilità, perché  il V8 Renault usa il soffiaggio anche per bilanciare la pressione nel carter, sotto il pistone, per evitare il fenomeno del blow-by. Questo spiega anche i continui colloqui tra Chris Horner e Charlie Whiting durante tutta la giornata.

Nonostante il limite alzato al 50% sia stato esteso, ovviamente, anche agli altri team, le altre squadre sono infuriate per questo ennesimo cambio in corsa per salvare le squadre motorizzate Renault da possibili problemi al motore. La polemica è scoppiata durante la pausa pranzo e Martin Whitmarsh, team principal della McLaren, ha passato la patata bollente direttamente al boss della Red Bull, affermando: “Non chiedetemi niente di regole, anche perché a quanto pare non esistono. E comunque per me le regole sono regole per tutti, se volete saperne di più chiedete a lui…”. Horner, in evidente difficoltà, ha cercato di tirare fuori una storia che non sta ne in cielo ne in terra, richiamando i parametri storici di mappatura del motore Renault, quando gli scarichi non alimentavano nemmeno i diffusori.

La guerra sugli scarichi è letteralmente aperta! Nelle libere 2 gli altri motoristi avranno rimappato per sfruttare un’apertura diversa o sono andati tutti più lenti dei concorrenti francesi per via di questo particolare? Difficile valutare con la pioggia… l’unica cosa certa è alla FIA hanno perso la ragione. O, forse, non l’hanno mai avuta…

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