Vettel: pole rumorosa dopo un weekend in sordina

Ha lasciato agli altri la parte di protagonisti quando non serviva per poi esplodere con tutto il suo talento quando era il momento giusto per andare in scena. E’ questo il resoconto fino ad ora del weekend di Sebastian Vettel; ha lasciato che re Schumy mettesse il suo timbro regale nelle libere 1, ha illuso il compagno di squadra nelle libere 2 e 3, ha lavorato a testa bassa durante le prime due sessioni di qualifica ed infine ha stampato il solito tempone “alla Vettel” all’ultimo secondo della Q3.

E’ chiaro che il giro perfetto Seb se lo crea nella mente e se lo tiene nel cassetto fino alla fine, illudendo gli altri di poter far meglio di lui e lasciandoli di conseguenza con un pugno di mosche quando arriva il momento giusto, evitando di esaltarsi quando non serve. Ed è indiscutibilmente un’abilità rara poter tirar fuori il miglior giro nel finale senza aver quindi mai spinto al massimo prima di allora. Significa conoscere esattamente il limite della macchina, anche se quel limite vacilla in ogni istante con il controverso meteo belga. A pochi secondi dalla bandiera a scacchi sembrava praticamente fatta per Lewis Hamilton, ma guai a cantare vittoria anzitempo quando Seb è ancora in pista:

E’ stato difficile in Q1 e Q2 – commenta Seb in conferenza stampa – anche se in Q3 la pista si è asciugata molto rapidamente. Non mi sentivo a mio agio all’inizio della sessione, ma abbiamo fatto un grande passo avanti nella Q2 e ho ritrovato la retta via di Spa. Ho usato i primi due giri della Q3 per riscaldare le gomme e gli ultimi due per spingere più che potevo. Credo che domani sarà una di quelle corse dove tutto può succedere. Credo che il miglior modo di capire il tempo sarà alzare gli occhi al cielo e vedere cosa succede. Sarebbe ottimo correre con l’asciutto perchè il bilanciamento alla fine della Q3 era perfetto. Sarà una lunga corsa.

Va “peggio”, se così si può dire, a Mark Webber. Convinto di avere la pole in tasca già da ieri sera, Mark non ha trovato il giro giusto mentre la pista continuava ad asciugarsi, pagando ben nove decimi di ritardo dal compagno di squadra in pole. Mark comunque è terzo e sul circuito di Spa può tirare fuori tutto il suo talento, magari centrando quella vittoria che manca da troppo tempo per festeggiare degnamente il compleanno ed il rinnovo contrattuale. La corsa è lunga e il meteo incerto. L’importante per lui è azzeccare la partenza una buona volta:

E’ stata una sessione molto combattuta oggi. Credo che ci sono andato troppo duro con le slick all’inizio. Mi sentivo bene e non sai mai se quello sarà il giro migliore che potrai fare con questi continui cambi di tempo. C’erano sprazzi di pioggia qua e là ed è cominciato a piovere di nuovo proprio appena finita la Q3. Credo che avrei dovuto rallentare un pò all’inizio per spingere di più tra il terzo e il quarto giro. Ma è andata così e comunque credo che abbiamo avuto un fine settimana regolare. E’ facile in queste condizioni ritrovarsi in diverse posizioni e sarebbe meglio se fossi un pò più avanti, ma i ragazzi là davanti hanno fatto davvero un ottimo lavoro e gli darò la caccia domani.

 

Lascia un commento