Super Red Bull. Più forte anche delle gomme

Non è bastato fare metà gara con le gomme che si sbriciolavano ad ogni metro. La Red Bull ha dimostrato di poter stravincere anche se qualcosa non funziona alla perfezione. Probabilmente la doppietta di Spa Francorchamp mette definitivamente fine alle già vane speranze degli avversari, che dopo la pausa estiva speravano di aver definitivamente colmato il gap con la vettura di Newey; non è stato affatto così, anzi, il team della bibita energetica ha dimostrato di saper vincere in ogni condizione, possibile ed impossibile.

Hanno montato un’ala posteriore da bassissimo carico che, ai comuni mortali, avrebbe dovuto trasformare il posteriore in una saponetta; hanno fatto la pole all’ultimo secondo sulle slick senza averle mai usate prima; hanno corso metà gara con le gomme che si sbriciolavano e la restante metà usando la mescola più dura, realizzando ciononostante gli stessi tempi degli altri con le morbide. Non c’è nulla da fare: la Red Bull è imbattibile, punto.

Ed imbattibile è anche il suo leader Sebastian Vettel, il cui secondo mondiale ormai sembra una pura formalità. Nonostante un avvio difficile, causato dalle morbide Pirelli che si sfaldavano velocemente, il tedeschino ha stretto i denti, fin quando la sua Rb7 ha indossato le scarpe giuste, a mescola media, facendo decollare Vettel al traguardo indisturbato. Sarà la macchina, sarà il pilota, ma Seb fa sembrare davvero tutto facile:

Sono molto felice – le prime parole di Vettel nel dopo corsa – è stata una gara molto buona per noi nonostante non fosse facile con gli pneumatici. L’inizio della corsa è stato più un test che una gara e ci siamo dovuti sacrificare fermandoci molto presto. Ci siamo rifermati quando è uscita la safety car, giusto per vedere come eravamo messi. Posso capire poco dall’abitacolo a 300km/h quindi l’unica soluzione è fermarsi e controllare per bene. Sono molto felice del risultato. E’ un gran sollievo dopo tutte le discussioni prima dell’inizio della corsa. Prima della gara abbiamo deciso che l’obiettivo era finire la gara, non importa in che posizione. Per questo sono molto contento del risultato, non avremmo potuto fare di meglio. La macchina era fantastica ed imparavamo sempre qualcosa in più ad ogni giro sulle gomme, il che ci ha permesso di spingere al momento giusto.

La festa Red Bull è completata dal secondo posto di Mark Webber. Gara senz’altro più eccitante la sua, con imprevisti che hanno aggiunto adrenalina ad una gara già emozionante di per sè per la questione gomme; dopo il solito avvio a rallentatore, Mark si è rimboccato le maniche e ha cominciato a scalare la classifica. Avrebbe forse potuto agguantare il compagno di squadra e giocarsi la vittoria, ma al muretto non sarebbero stati poi così contenti. Da segnalare un sorpasso mozzafiato ai danni di Alonso lungo la famigerata curva dell’Eau Rouge – Raidillon:

Il semaforo si è spento ed è entrato l’anti-stallo, non so se perchè eravamo un pò in salita o per altro. Eravamo preoccupati per le gomme e ne abbiamo parlato a lungo stamattina. Alla fine sono state prese le giuste decisioni e il team ha affrontato la questione alla grande per ottenere il massimo che potevamo. Abbiamo rovinato parecchio le gomme nelle qualifiche e ci siamo dovuti fermare presto. Poi è entrata la safety car: dovevo rientrare ai box ma mentre ascoltavo le istruzioni per le operazioni nei box mi sono ritrovato dalla parte sbagliata. Ho proseguito ma la macchina andava bene. Da quel momento in poi ho guidato bene e abbiamo ottenuto un ottimo risultato; è stata una delle doppiette più belle di sempre. E’ stato un ottimo weekend per il team, meritano questo risultato.

 

 

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