Gp Belgio: le pagelle della super classica Spa

Michael Schumacher 10 Stravolgiamo la scaletta e partiamo dal quinto posto di Schumi che nel ventesimo anniversario del suo debutto in F1 è capace di una rimonta strappalacrime, in pieno stile Red Bull ma con quel poco di buono che è la Mercedes Gp. Da ultimo a quinto, a quarantadue anni il vecchietto di Kerpen ritorna quello degli anni d’oro e il sorpasso su Rosberg è il timbro in calce a una prestazione favolosa su una pista che ama. Pesano sul risultato la saefety car e i tre set di morbide a disposizione ma c’è soprattutto una partenza super e la forza indomabile del numero uno di questo sport. “Il più grande spettacolo dopo il bing bang…”

Sebastian Vettel 10 La sua unica colpa è aver ammazzato il mondiale, in Belgio infatti il tedeschino pare aver chiuso definitivamente la pratica. Seb è perfetto. Pole al fulmicotone e vittoria nel giorno in cui i pronostici lo vedevano sfavorito per il degrado delle gomme. Lui non si scompone più di tanto per il blistering delle soft sulla sua Kinky Kylie e domina la gara come non faceva da Valencia. Il Gp del Belgio ha un solo padrone. Prima vittoria a Spa, settima stagionale e undicesima in carriera. Ormai corre contro i record di gente come Senna, Mansell e Schumacher.  STUCCHEVOLE

Mark Webber 8 Festeggia il rinnovo contrattuale con un ottimo secondo posto, ma dall’aggressività dimostrata nella guida si percepisce quanto ci tenesse a espugnare Francorchamps. Cosa pressocchè impossibile se scatti al semaforo ancora una volta come una nonnina che va a fare la spesa. Ci mette una pezza con caparbietà, bravura e grazie a una strategia intelligente. E’ solido e affidabile ma ha un rapporto alquanto complicato con le partenze… RETROMARCIA

Jenson Button 9 Lo lasci al primo giro in affanno nelle retrovie e te lo ritrovi a metà gara autore di una progressione strepitosa, con sorpassi decisi e implacabili su molti piloti tra cui Sutil, Massa e Schumacher. Nonostante una qualifica a dir poco opaca (tredicesimo) JB in gara si riprende più che bene, confermandosi il pilota più in forma del momento. Freddezza di guida, velocità e scaltrezza nelle scelte strategiche. Alonso negli ultimi giri non può fare nulla, l’inglese della McLaren soffia il podio alla Ferrari e supera il compagno di team Hamilton in classifica. SBUCA DAL NULLA

Fernando Alonso 8 Da ottavo a quarto, con tanti sorpassi nella fase iniziale tra cui quello cattivo e prepotente su Felipe Massa. Tanto per ribadire gerarchie fin troppo chiare. Fernando sbaglia del tutto la qualifica, per una questione di tempistica e traffico, ma disputa una gara convincente. Ce la mette davvero tutta per sfatare il tabù Spa ma è frenato da una strategia incomprensibilmente conservativa e catenacciara che gli impedisce di sognare in grande. Passa l’ultimo stint a lottare contro una macchina senza grip. La nota stonata: entra abbastanza deciso sul compagno di squadra, in barba a ogni logica di collaborazione interna. ARRABBIATO

Nico Rosberg 7,5 Ottimo quinto in qualifica e grande spunto in partenza. Riesce insperatamente a sverniciare Vettel e a comandare il gippì per qualche tornata. E comunque una soddisfazione, anche se alla fine si assesta nelle posizioni che competono alla sua vettura. Chiude sesto e stavolta perde il confronto diretto con il kaiser…

Lewis Hamilton 8 Il voto è alla qualifica, strepitosa, perchè la gara dura ben poco. Il tempo di perdere in partenza il confronto con le Ferrari e di “entrare in partita” dopo qualche giro. Quando sembra finalmente sveglio e desto arriva il botto a trecento orari..FRASTORNATO

Adrian Sutil 8 Da quindicesimo a settimo, su una pista tecnica il pianista teutonico è autore di una grandissima prova. Il motore Mercedes va che è una bellezza e l’assetto scarico della sua vettura fa il resto. Un altro risultato importante dopo il sesto posto della Germania. Sutil è cresciuto, tornando sugli ottimi livelli del 2010 e sta trascinando la Force India. La lotta alla Sauber per il sesto posto è aperta. TRASCINATORE

Felipe Massa 7 C’è poco da dire, capitano davvero tutte a lui. Bravo in qualifica e combattivo nelle prime tornate, il sorpasso fratricida di Alonso è l’ennesima mazzata al morale. Batosta che oggi non meritava. Uomo squadra nell’alzare il piede contro Nando, a molti altri si sarebbe chiusa la vena. Poi buca una gomma e svaniscono le speranze di lottare per il quinto posto con le Mercedes. Alla fine è ottavo in rimonta. GENTLEMAN

Vitaly Petrov 6,5 Battuto da Senna in qualifica, ma in gara i punti per la Regiè è lui a farli. Due per l’esattezza, bottino magro. Raggiunge Heidfeld (quello silurato hic et nunc) in classifica ma ha corso una gara in più quindi forse il lavoro di Nick non era così malvagio…

Pastor Maldonado 7 Il voto lo abbassiamo un po’ perchè è follia pura andare a speronare un avversario prima dell’Eau Rouge…Però da ventunesimo a decimo con la Williams è un risultato di tutto rispetto. Primo punto in carriera per il campione Gp2 del 2010 che corona con un risultato utile una discreta rimonta.

Kamui Kobayashi 5 Dodicesimo in prova e in gara, senza infamia e senza lode. Si nota  per l’incidente fortuito nel quale manda a muro Lewis Hamilton.

Bruno Senna 5,5 Il nipote di Ayrton, al ritorno in macchina, si difende egregiamente in qualifica nonostante un botto nelle libere del venerdì. Settimo in griglia, davanti al più esperto compagno Petrov. Un risultato ottimo ma Bruno Senna allo spegnersi dei semafori ritorna ad essere Bruno Lalli, centra in pieno Alguersuari e compromette anche il suo stesso Gp. Corso poi navigando a centrogruppo. Ma come velocità nel complesso è andato benino. DR SENNA E MR LALLI

Jaime Alguersuari 7  Quanti rimpianti a Faenza! Fantastico sesto in qualifica Jaime a Spa sembrava poter confermare i grandi progressi delle ultime gare. Ma la sua gara finisce subito, sbalzato come una pallina da flipper tra Senna e Alguersuari. RIMPIANTI

Sebastien Buemi 6 Undicesimo in griglia e autore di una gran bella partenza, purtroppo per lui Perez lo tampona rompendogli l’ala posteriore e costringendolo a un mesto ritiro. SFORTUNATO

Sergio Perez 5 Sciupa, tamponando Buemi, una bella qualifica (nono). Drive thru’, gara compromessa e poi ritiro per problemi all’asse posteriore. Week-end da dimenticare.

Jarno Trulli 6 Si arrampica, complice qualche ritiro, fino a una buona quattordicesima posizione riuscendo a sopravanzare sotto la bandiera a scacchi il compagno Heikki Kovalainen (6). Quest’ultimo capace di portare in Q2 la Lotus…Ma è questo il massimo che si può fare? Se la risposta è affermativa, allora anche quest’anno i punti sono lontani.

Jerome D’Ambrosio 6 Ripescato al sabato, dove non aveva superato lo scoglio del 107% riesce a mettere insime una gara dignitosa. Sarà stata l’aria di casa, visto che l’esordiente belga su una pista difficile riesce a battere il più considerato Timo Glock (5). Entrambe le Virgin a traguardo.

Vito Liuzzi 5,5 Ultimo dei piloti a traguardo, diciannovesimo sotto la bandiera a scacchi, ma ancora una volta più veloce di Ricciardo in qualifica. Anche lui come D’Ambrosio e il compagno di squadra viene graziato per quanto riguarda la regola del 107%.

Altri Paul di Resta (5,5); Rubens Barrichello (5); Daniel Ricciardo (5).

Spa 9 Salus per aquam, questa sarebbe l’origine del nome Spa. A quanto pare è un falso storico mentre è vero che  i centri di benessere davvero si chiamano Spa in onore della cittadina belga che è fin dall’epoca romana un noto centro termale. Nonchè il villaggio che ospita il circuito automobilistico forse più bello al mondo. Sicuramente uno dei più bagnati, anche se stavolta la gara è completamente asciutta. W l’Eau Rouge, il Pouhon e Blanchimont. SERVE ALTRO?

Il blistering delle Pirelli 4 E’ il grande bluff della domenica ferrarista. Con migliaia di tifosi che sognavano di “vincere facile”. Ma in fondo fare sette giri su una pista così lunga non è una tragedia, non lo è fare una sosta in più come dimostrato da un grande Vettel. Quella sosta che manca clamorosamente all’appello in casa Ferrari…

Team radio Ferrari 3 “Vettel ci ha superato, tranquillo non è un dramma. Noi continuiamo con la nostra strategia” Ma si dai, ci sta. Vettel continuando così vincerà cinque mondiali…che sarà mai? Vuoi paragonare vittorie e podi con la soddisfazione di portarti a casa un set di gomme morbide nuovo manco fosse un formaggio tradizionale! Mica sono cose che capitano tutti i giorni. Chi va piano va sano e  va lontano. Rigorosamente su due soste.

Luca Filippi 10 Non lo facciamo mai ma stavolta è doverosa una piccola digressione in territorio Gp2. Il pilota italiano domenica mattina ha vinto gara due a Spa facendo risuonare l’inno di Mameli su un circuito leggendario. E’ la seconda vittoria in tre appuntamenti disputati con il team Coloni (l’altra era stata al Nurburgring). Luca non sarà un ragazzino ma è un pilota ancora giovane e va davvero forte. Magari qualcuno se ne accorge… BRAVO

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