Massa, che sfogo a El Pais: “Posso ancora vincere”

Uno sfogo duro, sentito, per mettere le cose in chiaro. E’ un Felipe Massa inedito quello che parla a cuore aperto al noto giornale spagnolo El Pais.

Il pilota brasiliano si sente ancora a tutti gli effetti parte integrante del progetto Ferrari. Perennemente nell’occhio del ciclone per le sue prestazioni sottotono il paulista allontana le voci di divorzio e difende il suo lavoro.

Massa è pronto per il 2012, quella che sarà la settima stagione in rosso. E i detrattori, a dire il vero molti in questi ultimi tempi, diventano agli occhi del pilota “gente che parla troppo”.

Non ragioniam di loro, ma guarda e passa scriveva settecento anni fa il Sommo Poeta Dante. Ed è un po’ questa la filosofia attuale di Felipe Massa. Che sa però di dover migliorare le proprie prestazioni per avvicinare Alonso.

Umiltà, onestà, ma anche una convinta consapevolezza dei propri mezzi. Ecco la nostra traduzione dell”intervista che il secondo pilota Ferrari ha rilasciato, non più tardi di qualche giorno fa, al quotidiano iberico:

D: Sei sempre stato un pilota molto veloce sul giro secco. Quest’anno però il parziale è 9-3 a favore di Alonso. Come mai?

R: “Fernando sotto questo aspetto ha lavorato meglio di me. Sto facendo di tutto per risolvere questa situazione”.

D: Cosa è cambiato in te rispetto al quasi campione del mondo del 2008? Quanto hanno influito sul suo rendimento in macchina l’incidente in Ungheria e la paternità?

R: “Io sono lo stesso pilota del 2008. I risultati purtroppo sono meno brillanti ma ho la stessa determinazione e ambizione di sempre. La paternità e l’incidente del 2009 fanno parte di un bagaglio di esperienze di vita ma non incidono minimamente sulla guida. La gente tende a parlare troppo, Michael Schumacher ha vinto tantissimi titoli mondiali quando era già genitore. Io quando entro in macchina mi dimentico di tutto e di tutti, penso soltanto a guidare”. 

D: Sesto posto nel mondiale, a 180 punti da Vettel. Pensa già al 2012?

R: “Certo ma bisogna anche rimanere ancorati e concentrati sul presente. Mancano ancora delle gare e serviranno come base di lavoro per vincere il prossimo anno. Non ci aspettiamo molti cambiamenti nel regolamento per la prossima stagione, così è fondamentale finire questo campionato con una vettura competitiva. Il prossimo anno, le vetture saranno una evoluzione di queste e così vale la pena di rimanere concentrati e sviluppare questa auto”.

D: Quanti problemi con le gomme Pirelli?

R: “Mi è successa la stessa cosa capitata a Schumi l’anno scorso con le Bridgestone. E infatti quest’anno con le Pirelli lui va molto meglio. Bè a me invece i nuovi compound duri hanno dato qualche grattacapo, ma stiamo capendo cosa si può fare per risolvere il problema. Anche Fernando sotto questo punto di vista ha avuto qualche problemino”.

D: Un anno e mezzo con Alonso, come è il vostro rapporto?

R: “Dal primo giorno di lavoro abbiamo avuto un ottimo rapporto di collaborazione. Lavoriamo bene insieme. Nessun problema all’interno della squadra e per quanto riguarda lo sviluppo della macchina”.

D: Ma ogni volta che le arriva davanti lo sottolinea, quanto le dà fastidio?

R:“Onestamente non mi da fastidio, ognuno ha il suo carattere e il suo modo di fare…”

D: Tu e Fernando avete caratteristiche di guida diverse. Questo può incidere sullo sviluppo dell’auto e in un certo senso danneggiarti?

R:“Non credo proprio, lui è più aggressivo col volante. Io forse sono più morbido come stile. Ma a conti fatti Fernando è stato semplicemente più veloce di me finora. E soprattutto in qualifica. Poi può anche succedere che qualche sviluppo si renda utile più all’ uno che all’altro, ma questo è puramente casuale.

D: Il presidente Montezemolo dopo un brutto risultato tende a dire che in macchina c’era il fratello di Massa. Ma il suo rapporto con il team è cambiato dopo l’ordine di squadra ricevuto in Germania nel 2010?

R:“Il presidente Montezemolo scherza, lo faceva anche con Raikkonen…Anzi quando l’ha detto gli ho precisato di essere sempre io alla guida. Io sento la piena fiducia e il rispetto della squadra team. Quello che è successo in Germania è acqua passata. Ne abbiamo parlato e ci siamo chiariti. Sono cose che succedono, punto.

D: L’ultima vittoria è un po’ lontana, Gp del Brasile 2008. Si sente ancora in grado di vincere?

R: “Si certamente. Penso di poter vincere altrimenti me ne sarei già tornato a casa…”

D: Cosa deve succedere per vederla presto sul gradino più alto del podio?

R: “La vittoria prima o poi arriverà. Questa è una stagione che ti dà ben poche possibilità e le poche avute le abbiamo sfruttate male. Però sono sicuro che ce la faremo. Statene certi: tornerò a vincere”.

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