Gp d’Italia: le pagelle di Monza

Sebastian Vettel 10 e lode Le lacrime sul podio sono un’immagine significativa della spontaneità di questo ragazzo. Che ha una fame di vittorie pari al suo immenso talento. A Monza è autore di una grande pole seguita da una fuga indistrubata in gara. E sorpassando sull’erba a 260 Km/h un incredulo Alonso ha ancora una volta dimostrato di essere un grande pilota. Dopodichè ha messo la freccia e, complice una vettura perfetta, nessuno l’ha visto più. Ottava vittoria stagionale, diciottesima in carriera (raggiunto Raikkonen). MONDIALE

Jenson Button 9,5 Secondo al traguardo, dopo una gara costruita a piccoli ma decisissimi passi. Furbo nel sorpassare Hamilton e Schumacher in mezzo giro, è lì che ha costruito la sua progressione verso il podio. Micidiale poi nel liquidare Alonso sfruttando le gomme medie. Ha il merito, per niente facile e scontato, di far apparire quasi “piccolo” un pilota favoloso come Hamilton al suo cospetto. CHE PILOTA!

Fernando Alonso 9,5 Chiude terzo a Monza, davanti ai tifosi impazziti per la sua gara generosa. Settimo podio stagionale e una prestazione personale praticamente perfetta. In qualifica si supera per strappare una seconda fila insperata. In gara parte a razzo, scaricando tutta la rabbia e il kers (anche sull’erba) pur di passare in testa. Un numero da favola. Con le gomme morbide martella e tiene a bada le McLaren, poi soffre con le medie ma non è colpa sua. E’ secondo in graduatoria generale con la 150° Italia, un piccolo miracolo. Durerà? ROSSO FUOCO

Lewis Hamilton 7 Velocissimo nei turni di prove e in qualifica. In gara è accecato dalla foga, frustrato e incavolato com’è per non riuscire a superare Schumacher. Le prova tutte, e dà tutto sè stesso. Si infila a destra e manca, si lamenta per radio, viene quasi sbattuto a muro dal kaiser. Una furia che gira su sè stessa. Ma ancora una volta la sua guida spettacolare e istintivamente poetica prende però paga da quella fredda, lucida e chirurgica del compagno di squadra. TAZMANIA

Michael Schumacher 9 Un altro quinto posto dopo quello di Spa. Anche questo superlativo. Gran partenza e grande difesa su Hamilton per più di dieci giri. Sfruttando una velocità di punta pazzesca e con un “mestiere” di altri tempi, anzi di un altro pianeta se ci è permesso. Perchè dei ventiquattro in pista lui, finchè correrà, sarà sempre il migliore. Non ci piove. Basta vedere come imposta le traiettorie in uscita e le tecniche di difesa contro la McLaren. Altro che tagli di pista. Del tutto involontario, invece, il “pick and roll” cestistico con cui manda a canestro la sua amata Ferrari. Blocco molto gradito ad Alonso. MAGISTRALE

Felipe Massa 7 Ma si può essere così sfortunati? Nel giorno in cui pare avere un passo gara e una convinzione decenti arriva Webber di gran carriera a speronarlo. Con relativo testacoda e perdita di tempo. Sesto posto in solitudine, e questa purtroppo non è una novità.

Mark Webber 4 Allarme Webber: nel fine settimana più glorioso per il suo compagno di suqadra lui le prende da tutti i top driver. In qualifica e in partenza. E in un maldestro tentativo d’attacco alla prima variante rovina la gara di Massa e (indirettamente) di Trulli. L’uscita di pista da allocco alla parabolica è il degno coronamento del suo non Gran Premio. IRRICONOSCIBILE

Jaime Alguersuari 8,5 Ancora una rimonta importante dal fondo. E stavolta arriva il miglior piazzamento in carriera con un insperato settimo posto. Sei punti pesanti per lo spagnolo. La Toro Rosso giocava in casa e sfrutta al meglio le proprie carte piazzando nei primi dieci anche un bravo Sebastien Buemi (7,5), decimo sotto la bandiera a scacchi. I punti di distacco dalla Sauber per il team di Faenza adesso sono solo sei. Gran parte del merito va a un bravo direttore tecnico come Ascanelli (8).

Paul Di Resta 7,5 Undicesimo in griglia e ottavo in gara. Ottima la prova dello scozzese che con il suo piazzamento regala il sesto posto costruttori alla Force India. La rincorsa è finita, ora bisognerà difendere il piazzamento.

Bruno Senna 8 Il figliol prodigo del Circus continua a stupire in bene. Buon decimo in qualifica, non si fa scoraggiare dai tumultuosi eventi delle prime curve e, nonostante una sosta di troppo, riesce a chiudere una gara di rimonta al nono posto. COMPLIMENTI

Pastor Maldonado 7 Ma si, dai, va promosso a pieni voti. Il venezuelano corre con il coltello tra i denti con una Williams soltanto mediocre. Lotta, si sbraccia, ci prova. Sognava i punti su una pista che gli piace e per poco non arrivano. Undicesimo, ma coraggioso.

Heikki Kovalainen 6 Si arrampica lentamente fino al tredicesimo posto ma stavolta Jarno Trulli (6,5) gli dà ben mezzo secondo di distacco in prova…

Timo Glock 5 Ultimo dei piloti al traguardo (15°), non lo si vede mai. E pensare che questo qui deve un mondiale a Massa…CAST AWAY

Sergio Perez (6,5) e Kamui Kobayashi (5) Sfortunati entrambi i piloti Sauber che si ritirano per problemi al cambio. Quanti rimpianti per Perez che stava disputando una decorosa gara in zona punti. Che bravo il messicano…

Adrian Sutil 5 Se lo sterzo si rompe, la macchina non gira. Ed è difficile che resti in pista. Ritiro inevitabile.

Nico Rosberg e Vitaly Petrov s.v. Incolpevolmente eliminati (col botto) da Tonio Liuzzi (4) versione strike. L’italiano accusa Kovalainen per averlo spinto sull’erba dove poi ha perso del tutto il controllo della sua Hrt. Tutto quello che vuoi Vito, ma schiantarsi a 200 all’ora in mezzo al gruppo non è la più sicura delle cose viste in questa stagione…Per fortuna è’ andata bene. CARAMBOLA!

Altri Rubens Barrichello (5,5) ; Jerome D’Ambrosio (5); Daniel Ricciardo (5,5).

Gp d’Italia 8,5 Finalmente una corsa che è stata bella ed emozionante senza dover per forza essere disordinata e casuale. Nessun toto-pioggia o toto-gomme. Semplicemente macchine e piloti impegnati in duelli veri, di altri tempi. La F1 è competizione, non lotteria. E l’assetto scarico di Schumi o la stabilità in frenata di Vettel dimostrano che il lavoro dei tecnici e dei meccanici ha ancora un bel peso specifico, più del Kers e del Drs…

La marea di tifosi sotto il podio Spettacolo stupendo, bellissimo (colpo d’occhio davvero meraviglioso). Una critica però. C’erano: bandiere Ferrari, bandiere spagnole, asturiane, brasiliane, tedesche, inglesi e anche…di “aree locali politicamente inesistenti”. Purtroppo pochissime (se non nessuna) bandiere tricolori che sventolassero alte e fiere nell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia. AMAREZZA…

Luca Filippi 10 A costo di essere ripetitivi, lo ringraziamo per averci fatto ascoltare l’inno di Mameli a Monza, sebbene fosse Gp2. Gran bella vittoria.

I rosiconi austriaci (Lauda e Berger) 4 Fermateli! Questi ex eroi della F1 sono lì pronti a criticare tutto e tutti. Parte Lauda dicendo che Schumi dovrebbe appendere il casco al chiodo (da quando l’ha detto due quinti posti per il vecchio ndr). Poi tocca a Berger che attacca la Mercedes: “Dovrebbe giustificare la sua presenza in F1”. Di nuovo Lauda secondo cui Hamilton fa troppi pochi punti ultimamente. Ah, come puntano il dito ‘sti due!!!

Crash Kid 8 Helmut Marko, team manager dei bibitari, ha coniato questo soprannome per Lewis Hamilton, reo di fare troppi incidenti nelle sue gare. Tutto ciò in risposta a chi l’anno scorso criticava la condotta di Vettel. Marko si è così improvvisato novello Stan Lee dopo Spa. Per chi non lo conoscesse, Stan Lee è il creatore di molti dei supereroi che conosciamo. E allora ecco che vicino a Spiderman e Iron Man entra di diritto Crash Kid. Troppo divertente, non ce ne vogliate…

Rory Byrne 7 Voto di incoraggiamento. Per ora Rory si è fatto rivedere ai box, rigorosamente in borghese, dopo anni passati a pescare in relax. Almeno si è rivisto. “Era ora!” penseranno in molti…

Paul Hembery e l’Inter 10 Questo è il momento più imbarazzante del fine settimana per l’uomo gomma. Hembery cambierete colori alle gomme? “Si, è una nostra idea. I colori cambieranno. Vedremo bene nelle prossime settimane. Sicuramente non toccheremo il colore delle intermedie, sa ci sono ragioni di marketing importanti, i colori dell’Inter…” Della serie: in casa Pirelli ubi maior minor cessat…

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