Sulla RB7 spunta una nuova genialata di Newey

Chiunque abbia avuto quest’anno la fortuna di assistere dal vivo ad una gara di F.1 avrà di sicuro sentito qualcosa di strano. Non parliamo di emozioni o sensazioni, ma proprio a livello di udito. Durante le staccate, i motori di Red Bull e Renault emettono uno strano rumore che dalle immagini trasmesse in tv non viene avvertito nitidamente o sembra simile ad una “grattata” dall’audio delle camera car.

Fortunatamente, YouTube ci viene in aiuto in questo senso e, grazie a questo video, potrete sentire la differenza tra il suono del motore Cosworth della HRT e quello Renault della Red Bull.

Se qualcuno avesse ancora bisogno di prove sull’utilizzo massiccio da parte di Red Bull dei gas di scarico che alimentano il diffusore anche in frenata, qui c’è quella acustica. E si capisce anche che il metodo utilizzato non è quello del “fire overrun” in cui avviene l’accensione in un cilindro sì e uno no, perché si avverte che il motore resta accelerato durante la scalata delle marce. Quindi viene tenuta la farfalla parzialmente aperta. In questo modo la benzina che passa nella camera di scoppio non esplode e va a finire direttamente negli scarichi, dove le alte temperature fanno avvenire la combustione.

Siamo partiti da così lontano perché, proprio a Monza, è emerso un altro argomento di discussione. Questa immagine ha creato non poche polemiche. C’è stato, infatti, chi parlava di un escamotage per usare il principio dei doppi diffusori e siamo qui per rassicurare tutti che non si tratta di qualcosa di irregolare. E’ soltanto l’ennesima genialata di Adrian Newey, volta al recupero di carico aerodinamico al posteriore un po’ carente a Monza visti gli alettoni scarichissimi.

Dall’inizio della stagione, la Red Bull aveva usato un piccolo flap sulla parte superiore del bordo d’uscita del diffusore. La modifica monzese ha portato ad un allungamento di questo flap fino alla parte laterale del diffusore. Fondamentalmente, l’azione del flap nella sua parte centrale è quella di creare un vortice contro-rotante che causi un effetto di risucchio verso il basso per quanto riguarda il flusso in uscita dall’alettone posteriore. E’ facilmente intuibile che questo effetto si traduce in un aumento di deportanza al posteriore.

Per quanto riguarda l’aggiunta nella parte ricurva fatta a Monza, così si aumenta il volume del flusso in uscita sia a livello longitudinale che trasversale. Più flusso ad alta velocità viene espulso dal diffusore e più deportanza viene generata.
Questa soluzione sarà probabilmente alla base dei disegni delle monoposto 2012, anche perché la deportanza ottenuta dal fondo vettura è quella che genera la minor quantità di resistenza. E tutti la cercano disperatamente.

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