Vettel ancora in pole! Altro che passerella…

Gli manca un solo punto per aggiudicarsi ufficialmente il suo secondo titolo mondiale, ma le formalità non sembrano preoccupare troppo Sebastian Vettel. Si è capito sin dalla prima sessione di prove libere che il tedeschino qui non vuole assolutamente farsi una passerella per i fotografi. Altrochè, Seb è apparso super concentrato, nonostante un piccolo errore nelle prime prove che gli è costato un’ala anteriore rotta. In realtà, anche in quell’occasione, Vettel ha mostrato una fame di successi strepitosa, restando accanto alla sua favolosa RB7 quasi a volerla proteggere dalla possibile incuria dei commissari giapponesi.

Ma l’exploit Seb l’ha regalato al termine della Q3, con un giro fantastico, non senza qualche rischio di troppo, che gli ha regalato la dodicesima pole stagionale, la quindicesima su quindici per la Red Bull. Eppure nelle prime due sessioni sembrava che la McLaren potesse puntare seriamente alla pole questa volta… Macchè! La facilità con cui Vettel e Webber affrontano la curva “130R” con l’ala posteriore spalancata e pedale a tavoletta è imbarazzante, oltre che frustrante, per tutta la concorrenza. Non c’è nulla da fare; questi della Red Bull neanche con tutti e due i titoli in tasca alzeranno il piede (e terranno chiuse le ali…).

Vettel con la dodicesima pole di stagione ora punta a battere il record di quattordici pole conquistate da Mansell nel 1992 su un’altra super macchina, la Williams FW14. Ma c’è da dire che, nel caso il record fosse battuto, sarebbe un grande trionfo anche per Newey, che quella FW14 l’aveva disegnata. In ogni caso, la sensazione è che domani Vettel e la Red Bull festeggeranno ancora una volta con lo champagne, quello del podio riservato al vincitore: “Abbiamo sofferto un po’ questa mattina per quanto riguarda il bilanciamento della vettura ed eravamo troppo lenti. Dopo le libere tre ci siamo seduti e abbiamo individuato i punti dove era possibile migliorare. Questo mi ha permesso di tirare fuori il massimo in qualifica”

Vettel ammette anche: “Non c’è stato molto distacco tra me e Jenson, sono davvero contento ed orgoglioso di questa pole. Per quanto riguarda domani, non penso ai calcoli. Ieri ho avuto la giusta lezione andando a sbattere, perché non ero concentrato al 100%. Domani invece sarà una gara alunga e difficile, tutto può accadere, ma sono fiducioso”.

Mark Webber è l’altra medaglia della Red Bull, quella che ha già vinto il titolo e che sta già brindando. L’australiano proprio non riesce ad essere veloce come il compagno di squadra e deve accontentarsi di un incolore sesto posto. Peccato perchè il Webber del 2011 non è stato all’altezza del 2010; nonostante delle belle prestazioni in gara, a Mark è mancata quella vittoria che gli avrebbe fatto l’iniezione necessaria a dargli carica e fiducia. Non restano che poche gare per provarci ancora e mostrare che nel 2012 ci sarà anche lui a dar fastidio al pluri-iridato compagno di squadra: “Sono molto sorpreso di essere solamente sesto, ho fatto del mio meglio ma evidentemente non è stato abbastanza. Non riuscivo a replicare il passo di Seb che invece ha fatt un gran giro. Cercherò di spingere al massimo domani”.

 

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