GP del Giappone 2011: i precedenti

Dopo la gara di Singapore, la F1 torna in pista in Giappone sul tracciato di Suzuka. Le prime edizioni del GP nipponico si sono svolte nel 1976 e 1977 al Fuji, ma la F1 è tornata poi in Giappone solo nel 1987 a Suzuka. Molti gli episodi controversi e i titoli iridati assegnati a Suzuka, come l’incidente Senna-Prost del 1989 (e la successiva vendetta del brasiliano l’anno dopo) e il ritorno del mondiale a Maranello nel 2000 dopo 21 anni di assenza. Riviviamo, come di consueto, le ultime 5 edizioni del Gp del Giappone

2006 – I due pretendenti al titolo 2006, M. Schumacher e Alonso, arrivano a Suzuka con gli stessi punti. A partire in Pole è Massa, davanti a M. Schumacher con Alonso solo 5°. Al via il brasiliano tiene la testa, ma Schumacher impiega solo 3 giri a portarsi al comando. Al 37° giro il motore di Schumacher va K.O. lasciando così ad Alonso il primo posto della gara e, in pratica, il titolo 2006. Dietro lo spagnolo arrivano Massa, Fisichella, Button e Raikkonen, con Kubica 9° davanti a Rosberg. Ritirato Webber.

2007 – La F1 torna al Fuji e ritrova le stesse condizioni climatiche del 1976, ovvero un diluvio. Per via di queste estreme condizioni, la SC rimane in pista per i primi 19 giri costringendo i piloti ad un lungo trenino. In questi giri le emozioni però non mancano: le Ferrari sono obbligate dalla FIA a montare le gomme da bagnato estremo, con il team di Maranello che accusa la Federazione di non aver ricevuto alcuna comunicazione prima del via. Con le Ferrari sul fondo, al vero via della corsa, Hamilton e Alonso fuggono via, ma la gara si riapre al 41° giro, quando lo spagnolo va a sbattere, costringendo la SC a rientrare in pista. Dietro la SC ci sono Hamilton, Webber e Vettel, ma una discussa manovra di Hamilton porta il giovane tedesco a tamponare Webber, causando il ritiro di entrambi. Hamilton va a vincere davanti a Kovalainen e Raikkonen, con i due finlandesi in lotta negli ultimi giri. Splendida anche la battaglia tra Kubica e Massa per il 6° e 7° posto.

2008 – In Pole c’è Hamilton, seguito da Raikkonen, Kovalainen, Alonso e Massa. Alla partenza Hamilton, nel tentativo di riprendersi la posizione persa su Raikkonen, va lungo, costringendo il finlandese ad andare nella via di fuga: la direzione gara gli infligge così un DT. Ma anche l’altro pretendente al titolo, Massa, viene penalizzato con un DT: il brasiliano sperona Hamilton, con l’inglese che si ritrova ultimo. Nel caos del primo giro la spuntano Alonso e Kubica, i quali manterranno le prime due posizioni fino al traguardo. Sul podio sale anche Raikkonen, mentre la McLaren di Kovalainen si ritira per un problema al motore. Massa e Hamilton rimontano fino alla 8° e 12° posizione, ma il brasiliano verrà classificato 7°: viene infatti inflitta una penalità a Bourdais per un contatto proprio con lo stesso Massa.

2009 – Dopo due anni al Fuji, la F1 torna a Suzuka. La Pole è di Vettel, affiancato in prima fila da Trulli. Vettel riesce a difendersi alla prima curva da Hamilton, partito bene dalla 3° posizione, mantenendo così la testa della gara. Le Brawn di Barrichello e Button, penalizzate dopo le qualifiche, perdono posizioni al via, mentre Webber, partito dalla Pit Lane, fa 3 pit stop nei primi 4 giri (chiuderà ultimo a 2 giri dal vincitore). Dopo il pit stop Vettel mantiene la testa della gara, mentre Trulli supera Hamilton. Al 43° giro un brutto incidente di Alguersuari fa entrare la SC, ma la gara non cambia: Vettel trionfa davanti a Trulli, Hamilton, Raikkonen e Rosberg. Solo 7° e 8° le Brawn di Barrichello e Button. 9° posto per Kubica davanti ad Alonso, 12° la Ferrari di Fisichella.

2010 – Secondo successo a Suzuka per Vettel che, partito dalla Pole, fa suo il GP nipponico rilanciandosi così nella lotta mondiale. Al via due incidenti costringono al ritiro Petrov, Hulkenberg, Massa e Liuzzi. Dietro la SC Kubica, ottimo 2°, perde una gomma ed è costretto al ritiro. Vettel e Webber conducono seguiti da Alonso, mentre Hamilton accusa un problema al cambio: l’inglese riesce a proseguire ma deve cedere il 4° posto al compagno di scuderia Button. Sul traguardo è doppietta Red Bull, con Webber che esce da Suzuka con 14 punti di vantaggio su Vettel e Alonso. Da sottilineare il 7° posto di Kobayashi, autore di un paio di duelli ruota a ruota con gli avversari.

ALBO D’ORO

1976 – M. Andretti (Lotus-Ford)
1977 – J. Hunt (McLaren-Ford)
1987 – G. Berger (Ferrari)
1988 – A. Senna (McLaren-Honda)
1989 – A. Nannini (Benetton-Ford)
1990 – N. Piquet (Benetton-Ford)
1991 – G. Berger (McLaren-Honda)
1992 – R. Patrese (Williams-Renault)
1993 – A. Senna (McLaren-Ford)
1994 – D. Hill (Williams-Renault)
1995 – M. Schumacher (Benetton-Renault)
1996 – D. Hill (Williams-Renault)
1997 – M. Schumacher (Ferrari)
1998 – M. Hakkinen (McLaren-Mercedes)
1999 – M. Hakkinen (McLaren-Mercedes)
2000 – M. Schumacher (Ferrari)
2001 – M. Schumacher (Ferrari)
2002 – M. Schumacher (Ferrari)
2003 – R. Barrichello (Ferrari)
2004 – M. Schumacher (Ferrari)
2005 – K. Raikkonen (McLaren-Mercedes)
2006 – F. Alonso (Renault)
2007 – L. Hamilton (McLaren-Mercedes)
2008 – F. Alonso (Renault)
2009 – S. Vettel (Red Bull-Renault)
2010 – S. Vettel (Red Bull-Renault)

CIRCUITI

1976 – 1977 – Fuji
1987 – 2006 – Suzuka
2007 – 2008 – Fuji
2009 – 2010 – Suzuka

Lascia un commento