Vettel campione senza gloria

Voleva trionfare a tutti i costi ma oggi la sua Red Bull non era così in forma e deve accontentarsi di festeggiare lo stesso dal gradino più basso del podio. E’ questo il Sebastian Vettel che si aggiudica il secondo titolo mondiale a soli ventiquattro anni; un pilota che con il titolo già in tasca voleva festeggiare sul gradino più alto del podio, quel podio che quest’anno ha raggiunto sempre fin ora tranne in un’occasione. Una fame di vittorie degna solo dei più grandi, Michael Schumacher in primis, il cui primato è ora virtualmente raggiungibile da Sebastian.

Vettel è cresciuto moltissimo dalla scorsa stagione. Come affermato anche da Newey, Seb è un pilota che non commette mai lo stesso errore, che studia moltissimo il suo lavoro e di chi lo circonda, che impara in fretta ed è maledettamente veloce. Quest’anno ha sbagliato pochissimo, ha sfruttato al massimo la macchina migliore del lotto e ciò non gli toglie nulla, anzi, lo rende ancora più forte, perchè il miglior pilota è anche quello che sa sfruttare al massimo la migliore macchina. Sempre a podio tranne in Germania, dove termina quarto; dodici pole su quindici gare. Sono prestazioni da guinnes signori!

Purtroppo il suo giorno più felice coincide con la gara più difficile per la Red Bull; la Rb7 consuma notevolmente le Pirelli soft e non riesce ad essere così veloce da recuperare la posizione dopo i pit stop. McLaren e Ferrari questa volta sembrano riuscire a reggere il ritmo e la vittoria sfuma. Poco male, perchè il terzo posto è più che sufficiente per stappare le bottiglie di champagne ed aprire le danze.

Vettel comunque non si è risparmiato; ha dimostrato di volere la vittoria sin dalla partenza, quando ha stretto Button in una manovra “alla Schumacher”. Dalla direzione gara non sono arrivate penalità, ma oggi la Rb7 divorava le gomme e Vettel non riusciva ad andare in fuga. La vettura numero 1 è la prima a montare le medie ma Sebastian perde la seconda posizione che va ad Alonso. Dopo aver provato a scavalcare la Ferrari dello spagnolo e aver sbraitato contro un doppiato, Vettel ha ceduto il passo ed è giunto terzo. In conferenza stampa Seb è vistosamente emozionato e dedica un pensiero al suo personal trainer: “Molta gente pensava che il titolo fosse ormai cosa fatta ma era importante lo stesso mantenere la concentrazione. Siamo rimasti concentrati su ogni punto ed abbiamo fatto le cose come in tutto il resto di questa stagione. Voglio ringraziare tutti i ragazzi e le ragazze del team; loro lavorano sodo proprio come noi; dagli addetti stampa al reparto di progettazione, al team qui in pista, il loro sforzo è stato incredibile! Noi andiamo in pista e portiamo tutto il peso su di noi ed è veramente dura. A volte non trattiamo le macchine come dovremmo ma cerchiamo di tirarne fuori il meglio ad ogni weekend. Ma ciò che è accaduto oggi è fenomenale! Lottiamo per vincere il mondiale e ci riusciamo qui in Giappone con quattro gare d’anticipo… è difficile trovare le parole”

L’ormai due volte campione del mondo continua il racconto della sua giornata: “Non avrei mai pensato di vincere un campionato del mondo e vincerne anche un secondo è fantastico. Ho tanti ricordi della Formula 1, da quando la guardavo in tv quando ero un ragazzino, e mi sento davvero fortunato di farne parte oggi. C’era molta gente emozionata quando abbiamo fatto la parata dei piloti stamattina e quello è stato il mio ultimo pensiero quando ho messo il casco. Come piloti non potevamo aspettarci niente di meglio: una giornata piena di sole e tanti fan eccitati da ciò che facciamo. E’ difficile dire cosa significa vincere il campionato qui… è molto più che fantastico!”

Assente ingiustificato Mark Webber. Non lo si vede mai per tutta la gara, tranne quando dal muretto gli dicono che Vettel è davanti a lui e non ha voglia di prendere rischi, quindi non deve farlo neanche lui. Ma l’unico rischio che corre Mark è di arrivare tardi alla festa organizzata per il secondo titolo del compagno di squadra. Nel post gara dice che finalmente dalla prossima gara potrà correre più liberamente. Bah…vedremo!

Il commento dell’australiano inizia con i complimenti al compagno di squadra: “Congratulazioni a Sebastian! E’ davvero un ottimo risultato diventare campione per la seconda volta! Tutti i sorpassi sono avvenuti grazie ai pit stop oggi, non molti in pista. Abbiamo passato una Ferrari e una McLaren, ma eravamo comunque tutti molto vicini. Ho avuto un contatto con Schumacher che ha danneggiato l’ala anteriore in un momento cruciale della corsa. La safety car non è entrata al momento migliore per me. Stavo cercando di riagguantare Alonso ma mi sono ritrovato di nuovo con Michael ed era difficile superare. E’ comunque un risultato giusto. E’ stata una grande gara per Jenson, quasi la sua seconda corsa in casa per alcuni versi. Ancora complimenti a Seb per il titolo”

 

 

 

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