Domenicali: “Costa non è stato un capro espiatorio”

Stefano Domenicali torna a parlare del caso Costa in una intervista pubblicata oggi dal quotidiano La Gazzetta dello Sport. Il team principal della Scuderia Ferrari ha voluto specificare che Costa non è stato sollevato dall’incarico per trovare un capro espiatorio, bensì perché aveva delle specifiche responsabilità.

Costa entrerà in Mercedes per un nuovo ruolo operativo a partire dal 1° dicembre e  recentemente non ha perso l’occasione di fare qualche frecciatina alla Rossa. Tuttavia, Domenicali ha raccontato che la decisione di sollevare il direttore tecnico è arrivata pensando al futuro: “Posso capire che poteva sembrare un capo espiatorio, ma non è cosi. Costa ha dato molto alla Ferrari, era un uomo chiave in diversi anni di successi. Non l’ho mai visto come un capo espiatorio, ma è anche vero che la responsabilità del progetto di una vettura, alla fine, è proprio del direttore tecnico”.

Domenicali usa anche un paragone calcistico per spiegare la delicata situazione che si era creata all’interno della squadra: “Se i giocatori non vanno d’accordo con l’allenatore, non puoi cambiare 11 giocatori in un colpo solo”. Questo confermerebbe i diversi rumors che vedevano un Costa poco gradito dai suoi collaboratori.  Ma comunque, perché esonerarlo in quel preciso momento? Pare solo per questioni tempistiche e organizzative: “Il design della monoposto dell’anno successivo inizia in primavera. Ecco perché abbiamo preso quella decisioni in quel preciso momento, pensando al futuro”.

E se la prossima testa a saltare in Ferrari fosse proprio quella di Domenicali? Sembra non essere una preoccupazione del team principal della Scuderia che commenta così: “Mi sento sempre chiamato in causa, questa è la mia forza. Tuttavia, sono confortato dal fatto che ho il sostegno del Presidente dietro di me”.

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