La Red Bull perde la pole. Vola la McLaren o è solo tattica?

In un finale di campionato che rischiava di non far più notizia, la notizia invece c’è: per la prima volta dall’inizio della stagione la Red Bull non è in pole position. Già, questa volta i “bibitari” non ce l’hanno fatta ed ora a Vettel, il cui unico scopo, a questo punto, è cercare di battere il record di pole stabilito da Mansell nel 92 (14 contro le 12 pole del tedeschino), restano solo altre tre tentativi.

Difficile dire se la Red Bull sia davvero in difficoltà e la McLaren sia più forte o, più semplicemente, la squadra del neo campione del mondo non voglia sforzarsi inutilmente.  Che McLaren e Ferrari nelle ultime gare abbiano ridotto il gap dalla vetture progettata da Newey si è visto chiaramente, ma nessuno si aspettava un “quasi dominio” del team di Woking in qualifica, terreno dove la Red Bull ha sempre fatto la differenza fin ora.

C’è però un dato da non sottovalutare e che quasi certamente sarà la chiave di volta per la gara di domani. Ad inizio del weekend si era diffusa la preoccupazione della Pirelli per questo circuito; l’azienda italiana di pneumatici ha addirittura ipotizzato quattro o cinque pit stop, visto che l’asfalto è in condizioni particolari (è rimasto inutilizzato per un anno intero) e alcune curve mettono in seria difficoltà le gomme, in particolare l’anteriore destra.

Il dato che fa riflettere è che la Red Bull ha utilizzato solo la mescola super soft in qualifica, risparmiando completamente ben tre treni di soft per la gara, cosa che invece non hanno fatto Ferrari e soprattutto McLaren, che hanno disputato il Q1, come di consueto, con le soft. Domani, quindi, i diretti avversari della Red Bull avranno un treno in meno di soft, che su almeno quattro pit stop previsti dovrebbero fare una differenza colossale.

L’idea è quindi che Vettel e Webber abbiano sacrificato la pole position per avere molte più soluzioni per la gara e sembra confermarlo anche Vettel: La McLaren sembrava molto competitiva ieri. So che le condizioni sono completamente differenti oggi ma loro sembrano molto più avanti di tutti, anche di noi. Sembravano molto veloci anche stamattina con l’asciutto ma credo che li abbiamo fatti sudare parecchio in qualifica e siamo tutti molto vicino come previsto. Quindi credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro. Inoltre abbiamo preservato tutti i treni di gomme soft e credo che sarà cruciale per domani. Solo oggi ci siamo fatti un’idea di come sarà la vettura a pieno carico di benzina, ma credo che siamo messi bene. La prima curva è molto vicina e sono possibili sorpassi alla curva tre. E’ una gara lunga, tutto può succedere e credo che le gomme saranno decisive.

Partirà da un’ottima quarta posizione, dietro al compagno di squadra e di fianco a Jenson Button, Mark Webber, che, con ben tre treni soft “immacolati” e tante belle speranze di correre finalmente più libero (cit. Mark Webber al termine del Gp di Suzuka), domani potrebbe davvero essere uno dei “papabili” per il gradino più alto del podio. L’anno scorso questa fu la gara in cui Mark e i suoi sogni mondiali ebbero un duro scossone. Si ritirò anche Vettel ma la squadra poi decise di puntare sul tedesco. Sarà l’occasione per conquistare quella vittoria che Mark insegue dall’anno scorso? Vedremo: Nell’ultimo giro ho perso un pò il posteriore all’uscita della curva 1. Ho cercato di recuperare nella curva 3 ma avevo già tre decimi di ritardo. E’ un vero peccato perchè non ero molto indietro nel terzo settore. Quindi siamo in quarta posizione. E’ un peccato che Jenson mi abbia preso la terza posizione proprio sul finale ma vedremo domani come andrà a finire. Sarà interessante vedere cosa fanno le gomme perchè ci sono molte strategie diverse. Siamo più vicini alle McLaren di quanto pensavano e domani sarà una grande battaglia!

 

 

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