Vettel non guarda ai sette mondiali di Schumi

Piedi per terra e lavoare. L’umiltà è un’altra delle grandi doti di Sebastian Vettel. In un incontro con i giornalisti a Milton Keynes, sede della Red Bull Racing, Seb ha respinto ogni prematuro paragone con il mentore Schumacher, negando di porsi come obiettivo in carriera i sette mondiali del kaiser:

Vincere sette mondiali significa aver percorso un lungo cammino. E’ già difficile vincere un singolo Gp, figuriamoci un mondiale. Noi abbiamo avuto due anni bellissimi e in questi casi è facile entusiasmarsi e parlare di queste cose”.

“Ma vincere più campionati del mondo è un lavoro duro, ci vuole del tempo. Credo sia impossibile prefissarsi come obiettivo sette titoli o qualcosa del genere. Non sono cose che si possono progettare. Io non ho nessuno obiettivo specifico per quanto riguarda il numero di vittorie. Non corro per le statistiche ma perchè amo la F1”.

La memoria corre veloce a Fernando Alonso che nel 2006 sembrava proiettato a infrangere ogni record e che invece non indossa la corona iridata proprio da cinque anni. Per rendere l’idea di quanto in F1 sia difficile fare progetti a lungo termine. 

L’obiettivo a breve termine per Vettel è quello di ripetersi nel 2012: “Cercheremo di ripeterci, di certo non vogliamo fare peggio. Anche se abbiamo alzato l’asticella molto in alto, è stata una stagione memorabile e non sarà facile”.
 
Vista la sede istituzionale non poteva mancare una captatio benevolentiae nei confronti della Red Bull: “Sono felicissimo qui. L’auto è stata affidabile, mai un guasto. E parliamo di vetture che sono costruite per andare al limite. Qui lavorano tutti alla grande, sono tutti molto motivati e sono davvero molto soddisfatto per come vanno le cose”.

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