Ancora modifiche in vista al calendario 2012

Il calendario per la prossima stagione è ancora in discussione. Nonostante le molte modifiche che ha già subito da giugno ad oggi, sembra che un nuovo stravolgimento sia all’orizzonte. Nella riunione FOTA di giovedì a Ginevra si discuterà anche delle sorti del calendario della prossima stagione, che potrebbe perdere due o tre gran premi, nonostante i paesi che vogliono entrare nel Circus siano molti.

A rischiare maggiormente il posto nella cartina geografica iridata del 2012 sono il Bahrain e la Corea. Il GP mediorientale è già stato cancellato nella stagione corrente per le insurrezioni nel paese, che sembrano però non aver avuto ancora fine: le scuderie sono preoccupate dalla situazione stagnante in Bahrain e non vogliono correre a Sakhir.

Gli organizzatori del GP di Corea invece, come già riportato la scorsa settimana, chiedono a Bernie Ecclestone una riduzione della tassa per ospitare una gara del mondiale, dato che l’evento non ha suscitato in patria il successo sperato. Se una di queste due gare dovesse saltare, la Turchia, esclusa dal calendario 2012, rientrerebbe al posto di uno di questi due Gran Premi. Al momento le due gare “sono confermate, ma dobbiamo aspettare e vedere“, come ha dichiarato Ecclestone.

Il terzo GP in discussione per il prossimo anno è quello degli Stati Uniti in programma sul circuito di Austin in Texas. La gara è già stata spostata da giugno a novembre, ma ora rischia di essere cancellata per via di problemi interni agli organizzatori dell’evento. Ecclestone ha precisato come non ci siano problemi riguardanti la costruzione dell’autodromo, ma che è una questione interna all’organizzazione: “Non credo che loro siano in difficoltà nella costruzione dell’impianto, so che ci sono delle incomprensioni all’interno dell’organizzazione“. Il GP degli Stati Uniti sarà quindi cancellato? “Se mi aveste chiesto un mese fa se saremmo riusciti a correre in India al 100%, avrei risposto ‘non lo so’. Chiedetemelo un mese prima della gara se potremo andarci o meno“. Ecclestone ha anche detto un eventuale cancellazione “non sarebbe la fine del mondo, potremo andarci l’anno dopo“, dato che la scorsa settimana è stato ufficializzato il secondo GP in terra americana, il GP d’America nel New Jersey, a partire dal 2013.

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