La FOTA si avvia verso il capolinea?

Il rischio dello scioglimento della FOTA è un rumors che potrebbe diventare realtà a causa delle forti tensioni che stanno emergendo negli ultimi giorni fra gli stessi team. La discordia ha origine con la regola sul tetto di spesa, per quest’anno previsto e non rispettato dalla Red Bull e dalla Mercedes che, in assenza di una regola vera in merito, non hanno subito alcuna penalizzazione. 

Helmut Marko ha annunciato che la Red Bull non vuole firmare il nuovo patto economico previsto per il prossimo anno: ” Perchè è pieno di buchi, chiunque può semplicemente eludere le norme e quindi non verrà firmato.

Il motivo per cui la Red Bull non accetta tali condizioni, secondo molti, è una sorta di vendetta nei confronti della FIA ed in parte anche alla FOTA per il divieto di utilizzare gli scarichi soffiati per la prossima stagione, punto di forza della Red Bull. Un incontro per risolvere la questione era previsto ad Abu Dhabi, ma è stato posticipato al weekend di gara in Brasile, ufficialmente per dei documenti mancanti.

 Montezemolo rincara la polemica, ventilando un possibile ritiro dalla Formula 1: “Quello che non ci sta bene è che il 90% della competitività sia basato esclusivamente sull’aerodinamica e che il nostro sia l’unico sport in cui siano proibiti i test. Se vuole continuare a contare sulla presenza della Ferrari, è necessario che il mondo dei Gran Premi cambi e torni ad essere ricerca avanzata, con una necessaria attenzione ai costi“.

Bisogna notare come Montezemolo non sia nuovo a discorsi di questo genere: in questo caso il bersaglio è la poca chiarezza delle regole e la Red Bull, rea di averle aggirate.

Prontissima la risposta del Team Principal della McLaren e presidente della FOTA, Whitmarsh: “Sono in questo sport da oltre 20 anni e ho sentito dire molte cose. In tutta onestà credo che la Ferrari non farà un passo fuori dalla nostra categoria. Se dovessi scommettere la mia pensione sulle due squadre che saranno ancora in F1 fra dieci anni, punterei il mio denaro su McLaren e Ferrari”.

Whitmarsh ha inoltre sostenuto che la dichiarazione del presidente Ferrari sia dovuta alla frustrazione e non ha risparmiato una frecciatina alla Ferrari: “Se hai un brutto risultato, dovresti essere più determinato ad averne di migliori in futuro”.

A spaventare la FOTA, adesso,  è il possibile accordo tra Bernie Ecclestone e la Ferrari. Don Bernie, secondo alcune voci, potrebbe offrire sul piatto ben 100 milioni per spingere la Ferrari a firmare il nuova Patto della Concordia previsto per il 2012; visti i difficili rapporti politici tra Ferrari e Red Bull la casa di Maranello potrebbe firmare il Patto e trascinare con sè anche tutti gli altri team, come accadde in passato. La firma sancirebbe la fine effettiva della FOTA, ipotesi che Domenicali considera possibile, come riportato da un nostro articolo.

Il dualismo Red Bull Ferrari, insomma, dalla pista si è già trasferito in uno scenario politico, inasprito dalla scarsa chiarezza dei regolamenti e che può davvero provocare la fine della FOTA, per via degli interessi divergenti. Sembra un crisi più seria della passate, staremo a vedere.

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