GP Stati Uniti 2012 addio: la cancellazione è quasi certa

Il giocattolo si è già rotto. Dopo le mille promesse e il mancato pagamento del contratto che avrebbe portato la F1 in Texas, Bernie Ecclestone ha fatto carta straccia dell’accordo siglato con Tavo Hellmund, cancellando di fatto ogni possibilità di correre ad Austin nel 2012.

La certezza ufficiale la si avrà il prossimo 7 dicembre, quando il World Motorsport Council andrà ad intervenire definitivamente sul calendario 2012. Al posto del GP degli Stati Uniti, rientrerà probabilmente il GP di Turchia.

Tavo Hellmund, promotore della corsa, ha ammesso: “Sono molto deluso. Lavoravo a questo progetto da sette anni. Ammetto però che non abbiamo rispettato i tempi e gli accordi previsti. Era già da maggio che Mister Ecclestone ci invitava a regolarizzare la nostra posizione, e non lo abbiamo ancora fatto”.

Questioni di soldi, insomma, ma non solo. La COTA (Circuit of the Americas) non ha un contratto e dunque non avrà neppure la corsa. Tuttavia, Steve Sexton – presidente dell’organizzazione – si è detto ottimista per far slittare la gara nel 2013: “Eravamo entusiasti di lavorare per un GP degli USA nel 2012, ma capisco che ora Ecclestone vuole far slittare gli accordi di un anno”.

La pista è ora pronta a metà, dopo che sono stati spesi qualcosa come 40 milioni di euro. Ne servirebbero altri 25 che la  COTA puntava a ricevere dai finanziamenti pubblici dallo Stato del Texas. Dopo che la possibilità di avere questo finanziamento è stato messo in discussione, il castello di carta è letteralmente crollato.

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