Petrov furioso contro la Lotus: sedile a rischio

La line up di piloti alla Lotus Renault GP non la conosceremo a breve. Ma se prima la presenza di Petrov era messa in dubbio, dopo le dichiarazioni di oggi sembra quasi essere confermata.  In una lunga intervista concessa al canale televisivo Russia 2, lo spilungone con gli occhi di ghiaccio si è raccontato a cuore aperto, arrivando a partorire uno sfogo che ai vertici della Lotus non è piaciuto per niente.

“Purtroppo non posso parlare male della squadra, c’è scritto così sul mio contratto. Ma molte cose sono già state scritte dai media”. Basterebbe già questa semplice frase a capire tutta la frustrazione del pilota russo nei confronti del management.

Vitaly sembra alquanto risentito dall’opinione pubblica e per difendere il suo operato, punta il dito contro la squadra e la vettura poco competitiva: “La gente dice che la squadra critica i propri piloti. Ma, scusate, leggendo le mie interviste non mi pare che io abbia criticato la squadra, nonostante tutte le volte che abbiamo perso posizioni al pitstop per una strategia errata. Abbiamo perso posizioni in più di dieci gare! Anche quando la macchina non era abbastanza veloce, sarei stato in grado di prendere punti, sarebbe bastata una buona strategia!“.

Sbang! Prima mazzata al muretto della Lotus. Il russo sente la pressione e il fiato sul collo dei vertici che stanno per sbatterlo fuori. Petrov non si ferma, è una raffica di frecciatine verso chi lo ha bistrattato per mesi: “Nelle interviste post gara non potevo dire di aver perso perché i pitstop erano andati male. Non potrei parlarne neanche ora, ma ora basta. Non posso più tacere, è finita, non riesco a tenermi tutto dentro“.

Ma è la stessa persona che abbiamo conosciuto qualche mese fa? Quella che parlava a monosillabe e faceva spallucce davanti a domande più o meno imbarazzanti? Non sembra, eppure è lui! Cavalcando l’onda dell’emotività, Petrov accusa la squadra di aver combinato un pastrocchio con lo sviluppo della R31: “Per le prime cinque o sei gare ad inizio anno, sembravamo davvero forti. Non potevamo lottare con Red Bull, McLaren e Ferrari, ma  eravamo molto più veloci delle Mercedes. Era semplice passare dalla Q2 alla Q3 con un solo set di gomme, avevamo il potenziale per essere sempre tra i primi dieci. Ma quando sono arrivate le nuove parti studiate in galleria del vento, è stato un disastro. Per via degli scarichi davanti, non funzionavano. Abbiamo quindi lavorato su altro: l’avantreno, l’ala posteriore, il diffusore, il fondo. Ma qualunque cosa venisse fatta, risultava inutile. Per circa 10  gare non abbiamo avuto nulla, quindi – in effetti – è come se avessimo avuto la stessa vettura con cui abbiamo iniziato la stagione“.

Uno sfogo sorprendente, inaspettato, ma dal chiaro segnale di crisi tra il pilota russo e la squadra inglese, sempre più alla frutta. Tra le parti c’è un contratto valido per il prossimo anno, ma Vyborg Rocket (come lo chiamano dalle sue parti) è consapevole che l’avventura è giunta al capolinea: “Tutto è chiaro: ho un contratto. Ma anche ad un campione del mondo come Raikkonen è stato chiesto di lasciare la F1 per una certa somma di denaro. E’ difficile fare qualsiasi cosa in questo mondo, specie se qualcuno vuole che tu sia rimosso”.

Insomma, terremoto in casa Lotus Renault. E’ chiaro, ormai, che Petrov non sta bene in questo team. La sua manager, Oksana Kossatchenko, ha subito cercato di mettere una pezza al disastro “mediatico” che ha innescato il suo assistito: “E’ stata un’intervista dettata dell’emotività. Si tratta di un’eccezione e Vitaly si è già scusato con la squadra. Non accadrà più”.

Le parole della manager serviranno a poco. Le intenzioni della squadra sembrano ormai chiare: con Kubica quasi certamente lontano per il 2012, il team Lotus è pronto a schierare Romain Grosjean e Bruno Senna. A buttare benzina sul fuoco, ci ha pensato la madre di Bruno, Viviane Senna, che ha confermato le trattative tra la Lotus e il figlio: “In questo momento stiamo negoziando un contratto con il team. Bruno ha già largamente superato le aspettative di qualcuno con così poca esperienza ed il team è felice di questo”.

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