La F1 preferisce i piloti paganti? Per Massa è una vergogna

L’ingaggio di Narain Karthikeyan da parte della HRT, oltre ad affidare l’ultimo volante in bilico nel nuovo starting grid della F1 per il 2012, ha anche confermato uno dei malcostumi più frequenti del Circus, negli tulimi anni: preferire piloti paganti a talenti meritevoli ma privi di grosse sponsorizzazioni alle spalle. A stigmatizzare questo trend c’ha pensato anche Felipe Massa, in una sua dichiarazione di questi giorni. “La F1 a volte è pazzesca. Oggi, ci sono solo quattro squadre che possono permettersi di operare senza i piloti che portano soldi. E’ una situazione assurda e non credo che sia un bene per la F1 e soprattutto per i giovani piloti“.

Un malvezzo questo che ha portato, come detto, a far perdere il ruolo di prima guida al buon Vitantonio Liuzzi, ora solo pilota di riserva dell’Hispania, già ultima degli ultimi. L’Italia perde così un proprio portacolori nella griglia di F1. Rimane il solo Trulli, che deve comunque guardarsi le spalle da altri flachi con la borsa piena di soldi e tanta voglia di rientrare nel Circus, come il russo Vitaly Petrov, appiedato dalla Lotus Renault. Stessa sorte è toccata anche a Rubens Barrichello, cui la Williams ha preferito l’uomo immagine Bruno Senna. Anche se in questo caso la scuderia di Sir Frank ha dalla sua il fatto di aver puntato su un giovane di belle speranze.

Secondo Massa comunque la continua ricerca di finanziamenti da parte dei team li ha portati a preferire spesso il denaro degli sponsor portati da alcuni piloti, spesso meno talentuosi di altri. “Anche se un talento ottiene ottimi risultati nelle formule minori sotto la F1 -ha concluso il pilota brasiliano della Ferrari-, o deve essere fortunato o deve avere i soldi per ottenere un sedile. Questo non è lo spirito della F1. E a farne le spese sono i piloti di valore che però non hanno il grande nome o l’appeal di chi attira gli sponsor“.

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