La Lotus punta al quarto posto mondiale

I vertici della Lotus, in occasione della presentazione della E20 (nella foto Raikkonen e Grosjean scoprono la nuova monoposto), hanno parlato delle potenzialità della squadra e della missione del team per questo 2012. Il co-proprietario del Lotus Team, Gerard Lopez ritiene che il quarto posto nel Mondiale Costruttori sia un obiettivo realistico. Gli fa eco il Team Principal della scuderia anglo-francese, Eric Boullier secondo il quale la priorità è stata, finora, quella di riportare uno spirito vincente a Enstone. Tornare insomma a sognare in grande, per quegli uomini che hanno visto la scuderia, nel suo passato, andare più forte di tutti: nel periodo Benetton con Schumacher e nel biennio 2005-2006 con Fernando Alonso.

La mia più grande speranza –ha puntualizzato Boullier- è di riportare qui quella positività e fare in modo che questo team ritorni in testa alla griglia per molti anni.” Il TP francese guarda insomma agli impegni cui la Lotus sarà chiamata quest’anno, ma butta un occhio anche al futuro di una scuderia che vuole tornare grande. Tornando a Lopez invece, l’azionista del team incita subito tutti:  “Le speranze sono di fare questa stagione cominciando a raggiungere subito gli obiettivi che ci aspettavamo già l’anno scorso. Speriamo di avere una macchina forte e piloti forti, uno dei quali è ovviamente l’ex Campione del Mondo, Raikkonen

Lopez insomma si aspetta che il team possa definitivamente superare la falsa partenza dell’anno scorso, quando un’interpretazione troppo pionieristica e coraggiosa del concetto dell’utilizzo degli scarichi, unita all’incidente pre-stagionale di Robert Kubica avevano mandato in funo molti dei progetti del team. Impariamo dai nostri errori, non commettiamoli più e puntiamo in alto: questo sembra essere il perentorio messaggio di Lopez alla sua Lotus. Infine Lopez scaglia anche un’ultima frecciata all’intero Circus sulla loro ritrovata identità aziendale: “Siamo ovviamente estremamente orgogliosi che finalmente il nome della lotus è adesso un concetto chiaro a tutti in Formula 1!”.

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