Jerez 3, Ferrari: Fry non è contento

Terzo tramonto qui a Jerez de La Frontera. Finora è stato un coro di soddisfazioni, soprattutto da parte dei big team. Ma arriva la prima voce fuori dal coro. E’ quella di Pat Fry, Direttore Tecnico Ferrari, che non si dice contento del progresso della F2012. Con le sue parole la Ferrari ammette quindi di non essere completamente soddisfatta dei risultati ottenuti finora dalla nuova monoposto. “Non sono felice di dove siamo al momento!”. Questa la dichiarazione di Fry, che comunque sottolinea che c’è ancora una marea di lavoro da fare, soprattutto per il fatto di aver totalmente voltato pagina rispetto ai progetti precedenti. Chiaramente avendo iniziato con una rivoluzione tecnica c’era da aspettarselo. In questa terza giornata di test la monoposto di Maranello è stata portata in pista da Fernando Alonso, che ha chiuso soltanto al settimo posto nella graduatoria dei tempi, a circa 2.8 secondi da Rosberg. Ma non è tanto il timing che preoccupa. Non si tratta, ovviamente, di una prematura bandiera bianca, quanto forse di un’astuta pretattica e di un modo per spronare i suoi:

Penso che c’è ancora tanto margine per migliorare. L’affidabilità è buona, le performance sono ok, ma ci dobbiamo ancora lavorare sù per migliorare la macchina sotto diversi aspetti. Alcune parti della vettura vanno sviluppate e migliorate ma, al momento, non direi che sono felice di come sta lavorando tutto il pacchetto“.

Fry ha ammesso che i maggiori problemi stanno venendo dal set-up generale della monoposto 2012. A quanto pare ci sono dei problemi sulla comprensione della perfetta messa a punto della macchina, dovuti soprattutto al fatto di aver scelto un approccio estremo già in fase di progettazione. Poi c’è, in casa della Rossa, un po’ di rammarico per non aver potuto fare il primissimo test a Fiorano:

Certamente fare tre test anzichè quattro comprime un po’ il nostro lavoro. Ne abbiamo tanto da fare. Qui a Jerez, con Felipe, abbiamo, inizialmente, dovuto fare tutto il lavoro che si sarebbe dovuto svolgere a Fiorano. Comunque la piattaforma di base va bene, ci stiamo adesso concentrando sulle varie caratteristiche e su tutti i pezzi che dobbiamo testare. Tutto il nostro lavoro parte da una matrice abbastanza ampia, quindi quasi ad ogni run proviamo una configurazione differente. C’è da analizzare molte cose, sia qui che in fabbrica. Stiamo usando la simulazione in pista, unita al lavoro del simulatore per far sì che tutte le componenti si possano amalgamare correttamente. E’ tutto molto compresso, quindi c’è tanta pressione su ognuno di noi. Occore fare scelte importanti velocemente.

Chiaramente siamo ancora solo all’inizio. Ma dalle parole di Fry si capisce come la Scuderia sia consapevole che è adesso il momento di fare scelte radicali circa l’immediato sviluppo della F2012. E’ ora insomma che si deve capire quale strada imboccare per poi proseguire su questa, nel cammino verso il primo GP e oltre.

Al momento non ci stiamo concentrando sul consumo di carburante o sulle gomme per fare il tempo. Avendo perso lo shakedown di Fiorano dobbiamo massimizzare il lavoro delle prossime settimane sulla messa a punto dell’intero pacchetto da mettere insieme“.

Fry ha voluto comunque chiarire che i problemi che la Ferrari sta avendo non sono assolutamente legati alla decisione di montare sospensioni pull-rod all’anteriore. L’affidabilità, infine, non aveva dato grandi problemi fino a questa mattina. Quando alcune noie idrauliche hanno fermato Alonso. In serata verranno montati dei nuovi componenti che dovrebbero risolvere il problema. Insomma la F2012 fa un po’ di bizze ai suoi primi vagiti. Ma forse è solo il prezzo da pagare per una creatura tutta nuova e tutta ancora da svezzare. I ferraristi non si perdano d’animo.

 

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