Jerez, curiosità tecniche dell’ultimo giorno di test

La giornata conclusiva dei test collettivi ha consentito di approfondire ulteriormente l’analisi delle vetture 2012.

Particolare attenzione ha destato la Red Bull. Se infatti il foro nello scalino ha scatenato la fantasia degli appassionati, nonchè la curiosità dei tecnici avversari, un’altra feritoia apparsa nel sottoscocca ha creato non pochi interrogativi. [Foto]

Sebbene nessuno abbia osato interrogare in merito il padre della RB8, Adrian Newey, questa soluzione sembra essere destinata al raffreddamento delle batterie del Kers. Tuttavia i chiarimenti definitivi si potranno avere solo nel corso della stagione quando l’occhio attento dei tecnici potrà finalmente porre una risposta definitiva al più grande mistero di inizio stagione.

La Ferrari ha compiuto pochi giri nell’ultima giornata di prove. Tuttavia, più che di problemi tecnici si può ritenere che l’esiguo numero di giri sia correlato alle diverse novità arrivate in mattinata da Maranello. Nello specifico è stata provata una nuova disposizione degli scarichi, non più affogati nella carrozzeria ma adesso “liberi” ed orientati verso le paratie laterali dell’ala anteriore. La prova di questa soluzione è data dal materiale resistente al calore di cui sono state rivestite le predette paratie. Queste sfoggiavano infatti, sia nella zona esterna – inferiore che nella zona interna, una rilevante verniciatura nera.

La McLaren ha sfoggiato un nuovo alettone anteriore dotato di una lieve modifica nelle bandelle laterali, dotate adesso di una quarta feritoia verticale e di un profilo associato a questa distaccato dalla paratia principale. Curiosa inoltre la soluzione adottata dalla scuderia di Woking relativamente ai cerchi ruota che adottano un ulteriore cerchio interno che riprende l’idea portata in pista dalla Ferrari sia nella stagione 2010 che 2011.

Analoga soluzione è stata adottata dalla Lotus sulla E20. In questa foto si nota chiaramente il dettaglio del cerchio fornito, così come per la Ferrari, dalla OZ. La finalità di una simile soluzione è quella di pulire il flusso d’aria calda in uscita generato dai dischi freno. Sembra quantomeno strano che la scuderia di Maranello, ideatrice di tale trovata, non abbia applicato questo disegno sulla vettura 2012.

La nostra analisi si conclude infine su due particolari apparsi sulla Toro Rosso e sulla Force India sin dal giorno della presentazione. Per quanto riguarda la scuderia di Faenza, decisamente in forma durante questi test, si può finalmente osservare l’enorme bocca di ingresso posizionata sotto la presa d’aria dinamica. Le dimensioni sono talmente rilevanti da far pensare che, oltre alla funzione di raffreddare i componenti del Kers, questa possa fungere da presa d’aria dinamica supplementare, viste le ridotte dimensioni di quella principale.

La foto relativa alla Force India mostra invece le reali dimensioni delle prese d’aria dei freni anteriori. Senza la presenza delle coperture, si può infatti notare come queste siano diventate dei veri e propri dispositivi aerodinamici dalle dimensioni notevoli. Un discorso analogo può essere fatto anche per le prese d’aria posteriori, divenute in questa stagione di divieto di scarichi soffiati, elementi ancor più influenti nell’apporto del carico aerodinamico.

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