Rosberg leader impertinente: “Caro Schumi non fai paura”

Metti insieme in squadra un ormai “ex sbarbatello” che non ha mai vinto un Gp, salendo appena cinque volte sul podio, e il più grande (per numero di vittorie, non scateniamo polemiche ndr) di tutti.

Mescola gli elementi per bene, come le motivazioni di Nico con le ruggini di Michael, la fame dell’uno con le difficoltà dell’altro. Osserva quanto il risultato sia diverso dalle aspettative.

Due anni insieme, guidando macchine non certo vincenti, ed ecco che l’impavido Rosberg totalizza un bel due su due contro il kaiser Schumacher. Arrivando quasi ad umiliarlo per distacco in classifica nel 2010, battendolo per “soli” tredici punti nel 2011.

Numeri comunque importanti se si cosidera che il più giovane dei tedeschi  ha rifilato un secco 16-3 in qualifica al maestro della categoria.

Certamente non si discutono le doti di Schumacher che, a 43 anni, ha dimostrato di essere non solo in grado di correre ancora in F1 a pieno titolo ma di saper, a tratti, guidare come ai vecchi tempi. Basti ricordare le meravigliose gare in Canada o a Monza. La classe, dopotutto, non è acqua.

Piuttosto è proprio questo “nuovo che avanza” che spaventa per la convinzione e per l’atteggiamento sfacciatamente irriverente nei confronti di un mito.

Nico Rosberg parla da prima guida, non ha vinto Gp e mondiali eppure non sente il peso dei numeri: “Quando avrò la macchina giusta sono sicuro che vincerò. D’altronde con il materiale a disposizione ho sempre fatto buone cose”.

Il permesso per parlare così glielo dà il responso della pista. Una forza, la sua, dimostrata non a parole ma sul ring. Nico non mostra alcun timore reverenziale verso un compagno comunque scomodo. Michael è un esempio di dedizione e bravura, un mentore dal quale imparare i segreti del mestiere come una spugna. Non un avversario che fa davvero paura. 

“E’ interessante osservare la sua applicazione al lavoro e quanto sia tornato competitivo nel 2011. Ha alzato il suo livello. E’ arrivato vicino a me in classifica, ha ridotto di molto il gap tra noi, ma le qualifiche nel 2011 hanno avuto un peso minore a causa di dispositivi come il Drs. E io in qualifica l’ho quasi sempre battuto. Ho davvero enorme rispetto per lui ma credo di poterlo ancora controllare”.

Qualcuno si aspetta che Schumacher al terzo anno possa tornare a dare il meglio di sè. Qualcuno crede che già il buon livello del 2011 abbia del sorprendente, vista l’età che avanza e la concorrenza così agguerrita.

Rosberg ha lanciato un vero e proprio guanto di sfida; Schumi per tornare a scalare la vetta dovrà sudare il doppio. Sfidando Red Bull, Ferrari e McLaren ma non perdendo di vista il suo primo vero avversario: l’amico della porta accanto.

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