Ancora scarichi soffiati: scoppia il caos in F1?

“Blowin’ in the Wind” cantava tempo fa Bob Dylan. Soffiando nel vento; un soffio liberatorio, leggiadro.

Di ben altro tenore rispetto a quel soffio della discordia di cui si parla da ormai troppo tempo in F1.

Artificiale, artificioso, malandrino. E’ cambiato il regolamento tecnico eppure da Barcellona le notizie che arrivano sono sempre meno confortanti.

Ci sarebbero, il condizionale è d’obbligo, i soliti “furbetti del quartierino” pronti ad aggirare una normativa  sempre troppo criptica.

Dopotutto l’incertezza del regolamento in F1 è diventata un grande classico dello sport. Facendo si che interi campionati si decidano su buchi legislativi. Chi non ricorda il 2009?

Francamente siamo esausti. La notizia è che i propulsori Renault e Mercedes avrebbero girato sinora a Barcellona con mappature irregolari. Con tanto di soffiaggio a caldo in rilascio. Quel gas magico che soffiando in piena curva sul diffusore faceva volare la Red Bull (e altri, anzi tutti eccetto pochi noti…ndr).

Tanto per capirci siamo punto e a capo; la giostra di accuse e polemiche sta partendo più forte che mai. Considerando che ben sette squadre corrono con motori Mercedes e Renault.

Tantochè Charlie Whiting, arcinoto delegato tecnico della Fia, ha convocato Ross Brawn in una stanza, mentre in quella di fianco c’era lo staff tecnico della Red Bull. Non sappiamo se ci sono stati colloqui separati, perché comunque le due stanze hanno una porta comunicante, ma è certo che il caso è scoppiato.

La Fia ha già ribadito che non farà sconti e che “le mappature dei motori dovranno essere assolutamente in norma per le prove in Australia”.

Con lo scopo, magari, di non trovarsi a Melbourne con classifiche sub judice e grotteschi ricorsi. Vinca lo sport, a costo di pagare qualche decimo in curva.

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