Alonso rompe il silenzio: “Non siamo male ma…”

….Nelle prime gare ci sarà da soffrire“. Fernando Alonso rompe il silenzio stampa imposto dalla Ferrari. Lo fa al Camp Nou dove era ospite del Barcellona.

Gli azulgrana vincono il loro match di campionato 3-1 con il solito gioco spumeggiante, veloce, innovativo. Una trama perfetta di passaggi e movimenti. “Il nostro attaccante è lo spazio” ama dire Guardiola con Nando che comment:a “Lui e il Barca sono fatti l’uno per l’altro”.

Un po’ come Alonso per la Ferrari, un matrimonio ancora avaro di risultati eclatanti ma pieno di passione e battaglie portate avanti con cuore e generosità. Un feeling intenso dal primo giorno di lavoro insieme. L’asturiano è il vero trascinatore della Scuderia e ciò che dice se non è “legge” poco ci manca.

Anche la Ferrari, come il Barcellona, vorrebbe attaccare gli spazi, essere innovativa, splendidamente vincente. Purtroppo adesso le manca ancora qualcosa: “Noi siamo messi un po’ peggio di Xavi e Iniesta” l’amaro sorriso del campione di Oviedo.

“Non siamo al cento per cento, nelle prime corse soffriremo un po’“. Niente a che vedere però con quella tremenda crisi che tanti media vogliono dipingere. La F2012 non è un catorcio, lo dimostra il passo gara più che discreto tenuto in tante occasioni durante le simulazioni di questi giorni e anche qualche giro veloce, affrontato dando per buone le parole di Pat Fry “Mai con non meno di 60 Kg di benzina a bordo”.

E’ noto che c’è stato qualche problema con l’idea iniziale degli scarichi verso l’esterno, che si è perso anche un po’ di tempo per tornare indietro ma adesso non è proprio tempo di processi prematuri a due settimane dal primo Gp stagionale.

Lo stesso Alonso, nel suo abituale pessimismo, fa scorgere uno spiraglio di luce: “Stiamo bene, anche se ci sono tante cose da migliorare. Stringiamo i denti e miglioriamo poco alla volta”.

Matador, gran mago della comunicazione, ancora una volta prova a sollevare la squadra dalle troppe aspettative che, come è normale che sia, ci sono. Probabilmente questa Ferrari non è ancora come il Barcellona ammirato dallo spagnolo. Non è una macchina da guerra efficiente come speravano in tanti. D’altronde non è facile colmare un gap così ampio daldai rivali in un solo inverno.

Non è facile lavorare serenamente con tanta pressione addosso. Proprio questo, forse, il motivo del silenzio stampa della Rossa. Con Alonso che l’ha squarciato poderosamente lanciando un mezzo allarme che va a stagliarsi placidamente angoscioso nel vortice delle mezze verità, della pretattica, delle speranze e delle paure di fallire.

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