La Lotus vola: rivincinta Grosjean (3°), delude Kimi (18°)

Sorpresa dei test invernali la Lotus-Renault, con la sua E20, si conferma competitiva anche nelle prime qualifiche stagionali. Romain Grosjean, campione in carica Gp2 e al suo rientro in F1 dopo un’esperienza difficile in Renault, fa volare la vettura anglofrancese riuscendo a afferrare contro ogni pronostico una splendida seconda fila.

Terzo posto per lui, subito dietro alle McLaren ma avanti a Mercedes e Red Bull. E’ il francese l’uomo copertina del giorno, talento ripescato quando sembrava ormai sfumato, sprecato, andato. Romain ha saputo ripartire dal basso, Le Mans e Gp2, riconquistandosi così per meriti la F1 e questa ribalta di Melbourne così importante.

“Sono orgoglioso di essere tornato in F1” Lo ripete più volte, dev’essere una rivincita che sta assaporando lentamente. La Lotus ha giocato a nascondino in Q1 e Q2 per poi cacciare gli artigli quando era davvero utile. Al fotofinish la squadra di Enstone ha annichilito Mercedes e Red Bull.

“I test sono andati bene, è motivo di vanto correre per la Lotus. Non molti credevano in me e oggi mi trovo quasi al top, e sono felice di essere in seconda fila vicino a certi colleghi” aggiunge il pilota francese di passaporto ma svizzero di nascita.

La luce dei riflettori per il suo exploit ha un cono d’ombra nel quale si staglia malinconica la figura del grande atteso Kimi Raikkonen. Che incespica, sbaglia, si confonde e non riesce ad evitare l’infamante taglio della Q1. Il campione del mondo 2007 che finisce per far compagnia a Caterham e Marussia. Non il ritorno che in molti speravano. Non quello che desiderava il finlandese, che si starà mangiando il suo cappellino da battitore dei Red Sox vedendo dove si è piazzato il compagno.

“C’è stato un problema di comunicazione con i box, pensavo di avere più tempo a disposizione e invece non sono riuscito a completare un altro giro, peccato”.

Un errore strategico ma anche la scelta azzardata di continuare a girare con le gomme medie quando poteva montare le soft e arrivederci. Vediamo se Iceman riuscirà a dire la sua in gara, d’altronde il potenziale tecnico sotto al sedere non gli manca di certo, come dimostrato da un magistrale Grosjean.

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