GP Australia: la Red Bull c’è, ma sono più umani

Secondo e quarto, dopo essere partiti quinto e sesto: un bilancio finale molto positivo per Vettel e Webber, protagonisti, qui in Australia, di una bella rimonta costruita sin dalle prime curve di questo primo GP della stagione 2012. Sul podio sono saliti Button, Vettel e Hamilton. Poi Webber, Alonso, Kobayashi, Raikkonen, Perez, Ricciardo e Di Resta.

Crediamo che questo Campionato potrà essere quello della maturità per la Red Bull. Dopo due anni di dominio incontrastato, adesso i tori volanti devono fare i conti con una competizione più serrata, con performance più livellate. Devono fare a gomitate per eccellere, devono lottare contro la concorrenza per guadagnarsi la pagnotta. Nel curriculum di una scuderia di primo piano, e soprattutto in quello di un Campione vero quale Vettel vuole continuare ad essere per tanti anni, questo tipo di esperienza non può mancare. Non si può sempre “vincere facile”, altrimenti non si diventa veri eroi delle piste.

A giudicare da questo primo Gran Prix però, Vettel e Webber hanno svolto il loro compitino davvero a modo. Li abbiamo visti in  leggera difficoltà durante le qualifiche di ieri, dominate dalle due McLaren che avevano monopolizzato la prima fila. Hamilton in pole, Button secondo… ma Somerset Boy beffa l’anglo-caraibico già ai primi metri, e non mollerà la testa della corsa fino alla fine. Dietro, Webber fa l’ennesima partenza disastrosa, mentre Vettel guadagna posizioni. Il bi-campione del mondo tedesco, al via,  si installa subito in quarta posizione, Webber è settimo. In testa Button, Hamilton e Shumacher.

All’undicesima tornata Schumacher taglia la prima chicane. Un problema alla monoposto gli costerà poi il ritiro: Vettel passa e si lancia all’inseguimento delle due McLaren, che fanno l’andatura lì davanti. Con un Button in grande spolvero, sembrato più in palla di Hamilton per tutta la gara. Al 13° giro Sebastian riesce a prendere un ottimo passo, riuscendo a girare già più veloce dei due battistrada e riducendo il gap. In questa fase il tedesco sembra davvero in grado di andare a prendere i due inglesi della McLaren, riuscendo a girare anche 1 secondo più veloce ad ogni lap.

Al 17° giro inizia il waltzer dei pit stop. Vettel passa alle medie, gli altri restano su gomme soft. Dopo la prima tornata di pit Button è sempre in testa, con un bottino di circa 10 secondi di vantaggio sul secondo: Hamilton. Lewis, dal canto suo, ha non più di 2 secondi di margine sull’arrembante Vettel, a sua volta 5 secondi avanti ad Alonso. Nella sconda parte della gara si sveglia anche Webber, che tallona Rosberg, unico pilota Mercedes rimasto in gara, visto il ritiro del kaiser. Al 36° giro si delinea quella che poi sarà il leit motiv di tutta la gara, e probabilmente del campionato: una lotta serrata tra McLaren e Red Bull. In testa c’è sempre Button, seguito da Hamiulton, Vettel e Webber.

Poi la svolta della gara. Al 37° giro entra in pista la safety car, a causa della Caterham di Vitaly Petrov ferma lungo il rettilineo dei box. I due piloti McLaren avevano appena fatto il prorpio pit stop, mentre gli altri ne approfittano sotto il regime di SC, avvantaggiandosene. La gara prende la sua piega definitiva. Tutti i piloti di testa escono dai box con le mescole medium “ai piedi”. Vettel sopravanza Hamilton, Webber si piazza definitivamente davanti ad Alonso. E’ la mossa finale dei due tori volanti. La SC rientra al 42° giro e inizia una nuova gara nella gara. Tutti ricompattati si lanciano nell’ultimo stint. Button è in testa, dietro Vettel, quindi Hamilton e Webber. L’inglese in testa riesce subito ad imprimere un ritmo forsennato ai suoi primi giri con pista libera, staccando Vettel. Jenson accumula già 4 secondi di margine in soli 3 giri. I due piloti McLaren infilano Fastest Lap a ripetizione, ma gli avversari aspettano il degrado delle loro gomme per attaccarli.

Poi è la volta dei giri veloci di Vettel e Webber. Tuttavia, durante i giri finali, Vettel non sembra poter impensierire Button, che ormai vola verso la vittoria. Mentre Webber è molto vicino ad Hamilton, ma non abbastanza per arrivargli davanti sotto la bandiera a scacchi. Il podio è loro: Button, Vettel, Hamilton. La prima Ferrari, l’unica, la troviamo al 5° posto… che viste le premesse non è affatto male. Questo primo GP in Australia ci conferma quanto già si era capito: le squadre più in forma e le monoposto migliori sono McLaren e Red Bull. L’unica differenza è che un anno fa era la RB7 l’auto da battere, oggi no o quantomeno non solo. Le performance dei top team sono molto vicine. Riflessione finale: sappiamo che la McLaren ha sempre avuto una capacità eccelsa nello sviluppare la propria monoposto durante la stagione, fino addirittura a raggiungere la Red Bull nell’ultima parte del Campionato (come lo scorso anno, quando invece erano partiti molto più indietro rispetto ai bibitari). Se invece sono già a questo livello alla prima gara…!

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