In gara la Mercedes torna a deludere

La Mercedes riscopre tutti i punti deboli che ha avuto nelle due passate stagioni. Dopo una qualifica convincente, al di là delle posizioni sulla griglia, in gara le monoposto della casa di Stoccarda si sciolgono come neve al sole e ritornano quelle che conosciamo: gran partenza, buon ritmo iniziale, alto degrado delle gomme e perdita di posizioni nel finale. La scuderia tedesca lascia l’Australia con zero punti, dovuti al ritiro di Schumacher e al 12° posto di Rosberg.

La partenza come detto è fulminante: Schumacher si libera di Grosjean già alla prima curva e inizia ad inseguire le due McLaren. Il sette volte Campione del Mondo non tiene il passo e ben presto Vettel lo raggiunge. Al decimo giro però la gara di Michael termina: finito lungo alla prima curva, il tedesco accusa problemi al cambio. A nulla vale il tentativo di rientrare ai box, perchè Schumacher è costretto a parcheggiare la propria vettura a pochi metri dal suo garage. “Siamo stati sfortunati, ma queste sono le gare” ha dichiarato Schumacher. “Sono comunque contento, la macchina c’è ed è veloce, non ho fatto fatica a tenere dietro Vettel. Si poteva andare anche a podio, ma vediamo di riscattarci in Malesia”,  ha concluso il tedesco.

Come il compagno Michael, Rosberg è riuscito a guadagnare posizioni al via. La scelta di portarsi all’esterno paga e così il tedesco supera Grosjean e le due Red Bull. Ma le Pirelli abbandonano Rosberg sin dall’inizio: Vettel all’esterno si sbarazza di Nico già al 5° giro, Alonso e Webber iniziano a mettergli pressione e al 12° passaggio rientra ai box per cambiare le gomme. Da qui si perde nel traffico, fino a lasciare andare definitivamente Webber ed Alonso. La Safety car non migliora la sua gara e nel finale è invischiato nella lotta con Sauber, Toro Rosso e Force India. Perde l’8° posto negli ultimi giri per un contatto, chiudendo così fuori dai punti.

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