Ferrari: che differenza! Alonso ruggisce, Massa soffre

E’ una Ferrari completamente diversa quella che conclude al secondo posto uno spettacolare Gp di Spagna. Le difficoltà dei primi quattro gran premi di questo pazzo campionato 2012, che alla quinta gara celebra il quinto vincitore diverso,  sembrano solo un lontanissimo ricordo dopo gli ottimi risultati ottenuti questo weekend.

Gli uomini del Cavallino hanno sudato le famose sette camicie nell’ultimo periodo, studiando ogni modo possibile per migliorare la F2012 ma, alla fine, hanno tirato fuori un’ottima macchina, capace innanzitutto di conquistare le posizioni di vertice in qualifica e poi di lottare fino all’ultimo giro per la vittoria. Ed il dato ancora più confortante è che il circuito spagnolo ha messo alla gogna i principali antagonisti della Ferrari, quelli storici, cioè Red Bull e McLaren, salvando solo la Lotus.

Il secondo posto di Alonso è quindi un risultato fantastico per la scuderia Ferrari, anche perchè riporta Alonso in cima alla classifica del campionato piloti. Ma le ambizioni della squadra sono così elevante che ci si può permettere “il lusso” di sentirsi non pienamente soddisfatti, visto che la vittoria era lì ad un passo. Ma oggi Maldonado e la Williams ne avevano obiettivamente di più e la Ferrari può tranquillamente ritenersi pienamente soddisfatta del lavoro svolto sulla macchina, che da questo weekend consentirà sicuramente ad Alonso di lottare per vincere e non solo per i punti.

Dietro il secondo posto di Alonso, pilota che non si risparmia mai (e che non ha deluso le aspettative neppure oggi…), c’è lo sforzo estremo di tutta la squadra, a cominciare dagli ingegneri, che hanno trovato (pare…) il modo di far decollare le prestazioni di una F2012 difficile ma, evidentemente, con un enorme potenziale. Qui in Spagna ha debuttato il nuovo retrotreno, con scarichi più centrali, pance più rastremate e nuovo diffusore; nuovo anche qualche dettaglio sull’ala anteriore e tanti piccoli accorgimenti che riguardano un po’ tutta la vettura. Tutto ciò ha contribuito enormemente a migliorare le prestazioni della rossa, che ora può continuare il lavoro nella direzione giusta.

Dal canto suo, come dicevamo, Alonso ha fatto la sua splendida parte, strappando subito la prima posizione al via. Il pilota asturiano sembrava averne di più, ma da metà gara in poi ha dovuto cedere la vittoria ad uno strepitoso Maldonado, bravissimo nello sfruttare una Williams consistente come non mai ed anche qualche piccolo problema di traffico di Fernando. La partenza è stata fantastica – le prime parole di Alonso in conferenza stampa. La squadra ha preparato ancora una volta benissimo la frizione per la partenza e siamo stati vicini per tutto il rettilineo fino alla prima curva; però a quel punto io ero all’interno e sono riuscito a prendere la testa della corsa, conducendo per la prima parte della gara. La Williams poi ha anticipato il pit stop ed è riuscita a superarmi. A quel punto mi sono riavvicinato, forse anche ai pneumatici che andavano leggermente meglio all’inizio. Poi però avevo problemi di trazione ed alla fine la macchina è diventata un pò strana, ho cominciato a perdere grip aerodinamico ed a questo punto ho dovuto addirittura difendermi da Kimi e sono stato fortunato a tenere il secondo posto. E’ comunque un risultato fantastico, qui a casa mia; devo ringraziare tutti quelli che sono venuti e le persone a casa. E’ sicuramente un passo in avanti per le mie possibilità in campionato.

Tutti erano molto scettici dopo i test del Mugello sulle reali possibilità della Ferrari di ribaltare la situazione; c’era addirittura chi dava per “andato” il campionato in corso e chi nutriva dubbi sui miglioramenti che ci si poteva aspettare dalla F2012. Il campionato in corso, però, con cinque vincitori per le prime cinque gare, ha messo in evidenza che l’elemento vincente sarà la costanza nei risultati; vincerà chi riuscirà a lasciare meno punti per strada e chi riuscirà a migliorare, anche di poco, ad ogni gara. E la Ferrari può realmente farcela se prosegue sulla strada giusta, magari anche con l’aiuto di un pizzico di fortuna… Sono stato un pò sfortunato nel giro prima del pit stop – continua Alonso. Se non sbaglio era una Marussia e mi ha un po’ ostacolato. Ovviamente non è qualcosa che si può prevedere… L’importante è che tutti rispettino sempre le regole; non tutti sempre lo fanno (e qui, almeno apparentemente, sembra più rivolta ad altri che alla Marussia…) e alla fine hanno anche pagato con una penalità. Chiaramente questo forse ha compromesso anche un po’ la mia gara, ma devo dire che comunque la Williams ha avuto un ottimo passo.

Se da un lato c’è la Ferrari risorta con il secondo posto di Alonso, dall’altro c’è la Ferrari che continua a soffrire con Massa. Il brasiliano, dopo le difficoltà in qualifica, era stato autore di un brillante avvio di gara, che l’aveva visto addirittura portarsi in undicesima posizione dopo pochi giri. Il brasiliano ha tenuto duro a centro gruppo, difendendo la posizione e la possibilità di fare punti dagli attacchi delle McLaren e delle Red Bull, forse bloccato anche da Vergne. Poi è arrivato il drive through per non aver alzato il piede in regime di bandiere gialle e Massa è scivolato di nuovo in fondo, concludendo il Gp in una deludente quindicesima posizione.

 

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