La Rossa c’è: step Evo in Canada, ma Massa preoccupa

In testa al campionato, per la Ferrari adesso la parola d’ordine è tenere duro, giocandosi la  partita a scacchi con Newey e Co. in fabbrica, dove si lavora alacremente per migliorare questa perfettibile F2012.

Le modifiche ad alettoni, fondo e soprattutto agli scarichi hanno dato un riscontro positivo a Montmelò, con la Rossa tornata nel lotto delle migliori, ma manca ancora del carico aerodinamico e un po’ di velocità massima. Per ovviare a questi problemi Maranello porterà un vero e proprio pacchetto Evo in Canada. Si lavora sulle forme delle pance e delle masse radianti per ridurre la resistenza esterna e interna.

A Montecarlo, però, vedremo la stessa monoposto ammirata tra le pieghe di Barcellona. Stefano Domenicali non fa drammi: “Altri aggiornamenti significativi li porteremo in Canada, a Montecarlo andremo con questa vettura qui e l’importante sarà trovare il giusto assetto per essere competitivi”

Già perchè se lo spauracchio di molti è la poca trazione in uscita dalle curve lente, fantasma che viene erroneamente associato a Montecarlo, il vero problema potrebbe essere il Canada. I problemi di trazione potrebbero pesare più a Montreal, circuito con  tornantino L’Eplinge e varie chicane che fanno da contorno a una pista veloce, dove quindi si viaggia con le ali “scariche” e il carico o ce l’hai di tuo o sei fregato.

Monaco è un tracciato atipico, dove la configurazione aerodinamica massima per tutte le squadre talvolta lima le differenze. Nel Principato da sempre la parola chiave per andare forte è “bilanciamento”. Ecco perchè Domenicali parla di assetto ideale da trovare, di equlibrio, di set-up.

Il team principal comunque dimostra di crederci eccome alla possibilità di lottare fino alla fine per il mondiale: “Ho rivisto le immagini delle partite finali della Premier League, vinta all’ultimo minuto dal City. Mi ha colpito la grinta con cui Roberto Mancini, cui faccio i miei complimenti per questo importante successo, ha continuato a spronare i suoi anche quando la vittoria sembrava compromessa definitivamente.  Ecco questo deve essere d’esempio per tutti gli sportivi”.

Poi aggiunge: “Quest’anno vincerà chi sarà costante e arriverà sempre tra i primi, nessuno può permettersi amnesie di due o tre gare perchè ci sono troppe squadre competitive pronte a saltare avanti. E’ un mondiale che si gioca sul filo dei decimi se non dei centesimi e avrà la meglio chi sarà capace di portare in pista i migliori aggiornamenti e in poco tempo. Ad esempio noi abbiamo fatto un passo avanti importante, ma non basta. Il distacco da Hamilton sabato in Spagna era ancora troppo ampio”.

La Ferrari è soddistatta e i buoni risultati in queste prime cinque gare sono uno sprone a lavorare doppio per incalzare la concorrenza. Che non starà ferma, certo, ma magari sarà rimasta un pochino spiazzata dal netto miglioramento del Cavallino.

Nota dolente è che da un bel po’ la Rossa corre a metà. E’ il testacoda iridato che infastidisce e stizzisce la Scuderia che avrebbe bisogno come il pane di un secondo pilota capace di portare punti e infastidire i rivali.

Per un Fernando Alonso primo in classifica c’è un Felipe Massa ultimo tra i piloti delle squadre “classiche”. Sessantuno punti per l’asturiano contro i due miseri punticini del paulista. Come già vi abbiamo detto, c’è chi parla di “ultimatum” ormai nei confronti di Felipe, che rischierebbe il posto a metà stagione.

Sembrano solo voci, rumors, d’altronde lo stipendio del brasiliano è alto e al suo sedile è legato più di un interesse commerciale. La Ferrari però sembra aver cambiato di colpo atteggiamento. Per la prima volta si legge una pubblica critica al rendimento di Felipe sul sito ufficiale della squadra. Riportiamo il testo integrale.

“Per quanto riguarda l’analisi del rendimento della Scuderia e dei suoi due piloti, Fernando ha sempre mantenuto un livello molto elevato (67 punti e secondo posto nel 2010, 51 e quinta posizione l’anno scorso) mentre si fa sentire il calo di Felipe. Il brasiliano aveva raccolto 49 punti due anni fa e 24 l’anno successivo mentre sono soltanto due i punti all’attivo in questo inizio di stagione. A Montmelò Felipe è stato molto sfortunato, sia in gara che in qualifica ma tutti – lui per primo – si aspettano un cambiamento di marcia già a partire dal Gran Premio di Monaco, la sua seconda gara di casa visto che vive a poche centinaia di metri da quello che, a partire da domenica prossima, si trasformerà nel paddock del sesto appuntamento del campionato 2012.”

Nel mondiale più tirato e affascinante degli ultimi anni sarebbe un peccato mortale dover correre a metà delle potenzialità. Felipe deve svegliarsi, non ci si può sempre votare a sant’Alonso, che pure i suoi buoni miracoli li sta facendo.

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