Pirelli: l’imprevedibilità non è un male per la F1

Il direttore Motorsport di Pirelli, Paul Hembery, è tornato a parlare dell’imprevedibilità delle gare in F1 nel 2012. Talmente troppo imprevedibili che qualcuno inizia a lamentarsi. Eppure, delle gare così emozionanti – con 5 vincitori diversi in altrettante gare – non si vedevano da tempo.

Gli pneumatici fanno la loro parte in tutto questo, ma il boss della Red Bull, Dietrich Mateschitz, è tra i sostenitori della tesi che il ruolo delle gomme sta diventando fin troppo grande, tanto da causare l’effetto caos far allontanare alcuni tifosi.

Hembery ha risposto a tali critiche, dicendo: “Riceviamo un gran numero di commenti e la maggioranza sembra godersi queste gare. All’inizio dell’anno, se qualcuno avesse parlato di cinque vincitori in cinque gare, qualcuno avrebbe pensato che avessimo fumato qualcosa. La maggior parte dei fans sono contenti di vedere gare così emozionante, questo è quello che la gente vuole vedere”.

Il manager inglese ha anche parlato di nuove opportunità commerciali per i team: “Ci sono un sacco di squadre che devono trovare sponsor e giustificare la loro presenza in f1. Se lo fanno ottenendo delle vittorie, comincia a essere interessante. La vittoria della Williams in Spagna è un risultato eccellente per loro, ma abbiamo visto Sauber portare anche un bel podio in Malesia o Di Resta fare una buona gara in Bahrain”.

Pirelli si è anche detta disponibile a risolvere il problema del poco spettacolo durante le qualifiche quando – in Q3 – alcuni piloti preferiscono non girare per risparmiare gomme. Marco Tronchetti Provera, presidente dell’azienda milanese, ha voluto ribadire: “Quello che abbiamo ora sono molte vetture competitive, che è quello che le squadre volevano. Abbiamo messo loro a disposizione un’opportunità per tutti coloro che sono in grado di vincere. Così è positivo se qualcuno si lamenta. Siamo sempre a disposizione delle squadre, anche domani stesso potremmo introdurre delle gomme da qualifica. Ma sono scelte che non dipendono da noi”.

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