Patto della concordia: dal 2013 più di 20 gare all’anno?

Emergono i primi dettagli della riunione svoltasi nella giornata di venerdì a Montecarlo tra Ecclestone, i vertici CVC e i team principal di tutte le scuderie. Tema principale della chiacchierata il nuovo – e tanto discusso –  patto della concordia che, come noto, terminerà con il finire della stagione.

Ecclestone ha lasciato intendere di aver trovato l’accordo con tutte le scuderie, Mercedes compresa, per partecipare in esclusiva al campionato di Formula 1 fino al 2020. L’accordo prevederebbe più introiti per le scuderie, soprattutto per le prime 10 classificate nel mondiale costruttori, oltre ad un bonus di iscrizione.

Un’altra sostanziale novità riguarderà il calendario. Dalle 17 gare che il patto attuale prevede (ma portato a 20 grazie ad un gentleman agreement tra Ecclestone e le scuderie), si potrebbe arrivare anche a 22-24 gare stagionali, dati gli elevati introiti ricavati da Mr. Ecclestone direttamente dagli organizzatori dei GP. La fila per entrare nel calendario c’è ed è molto lunga: Austria, Argentina, America e Russia in Pole Position. Difficile, così come confermato dallo stesso Ecclestone, che le trattative per riportare la Formula 1 in Francia si riaprano, ma per l’81enne inglese solo il tempo dirà se la Francia ha davvero chiuso la porta alla massima competizione automobilistica al cambio di Presidente.

Rinviato al momento, invece, l’ingresso nella borsa di Singapore: il mercato azionario è instabile e potrebbe risentire parecchio degli effetti della crisi economica mondiale. Il recente sbarco nella borsa americana del più famoso social network ha messo in guardia la CVC che, al momento, preferisce non azzardare l’ingresso in borsa.

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